lunedì 10 maggio 2010
Le forze dell'ordine hanno eseguito 67 ordinanze di custodia cautelare in carcere nel Centro-sud nell'ambito di un'indagine che ha portato alla luce un accordo di cartello nel settore ortofrutticolo, realizzato grazie a una collaborazione tra camorra e mafia.
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Le forze dell'ordine hanno eseguito oggi 67 ordinanze di custodia cautelare in carcere nel Centro-sud nell'ambito di un'indagine che ha portato alla luce un monopolio nel settore ortofrutticolo, realizzato grazie a una collaborazione tra camorra e mafia. Le ordinanze, emesse su richiesta della Direzione distrettuale antimafia (Dda) di Napoli, sono state eseguite dalla Direzione investigativa antimafia (Dia) di Napoli e da quella di Roma.Secondo gli inquirenti, il monopolio nel settore ha comportato prezzi lievitati non solo rispetto ai costi dell'autotrasporto, ma anche rispetto ai costi del packaging. «In alcuni casi i prezzi sono aumentati anche di 20 volte rispetto ai costi sostenuti», ha detto nel corso di una conferenza stampa Antonio Girone della Dia di Napoli.L'indagine, avviata nel 2006, ha fatto emergere che il controllo del mercato ortofrutticolo del comune di Fondi era in mano alla famiglia Schiavone del clan dei Casalesi, che ha realizzato un monopolio dell'autotrasporto - utilizzato anche per il traffico d'armi - insieme ai clan di camorra Mallardo e Licciardi e ai clan mafiosi Santapaola e Riina.Sono anche stati sequestrati conti bancari, terreni, aziende ortofrutticole, appartamenti, terreni e oltre 100 automezzi per un valore complessivo di circa 90 milioni di euro.LEGAME TRA CAMORRA E MAFIAUn dato preoccupante per gli inquirenti è l'intreccio dei rapporti tra i Casalesi e famiglie della mafia siciliana. «I Casalesi hanno stipulato un accordo con un atteggiamento alla pari», ha detto Federico Cafiero de Raho, procuratore aggiunto a capo di uno dei comparti della Dda, durante la conferenza stampa tenuta a Napoli. È la seconda volta che un clan della camorra raggiunge accordi con Cosa Nostra. Il capo della procura antimafia Piero Grassi ha evidenziato che il legame tra Casalesi e mafia è stato stretto grazie anche alla famiglia della 'ndrangheta calabrese Tripodo, legata a sua volta a diverse famiglie siciliane. MARONI«È una grande operazione contro il clan dei Casalesi ma non solo". Così il ministero dell'Interno, Roberto Maroni, ha commentato l'operazione antimafia della Dia che ha consentito di arrestare membri del clan dei Casalesi e di Cosa Nostra. «Con questa operazione - ha spiegato Maroni - viene accertato un collegamento operativo tra i Casalesi e Cosa Nostra nel settore del trasporto della frutta».  «È un'altra grande operazione della Polizia- ha concluso - contro il sistema di criminalità che, ogni giorno, viene colpito duramente».
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