venerdì 7 aprile 2017
Firmata a Tiblisi (nella foto) la collaborazione tra il Bambino Gesù e lo Iashvili Children Central Hospital per la formazione dei medici e la cura dei bimbi con patologie cardiache complesse
In Georgia il cuore dei piccoli vale un accordo
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Formazione di medici e infermieri nel campo della cardiochirurgia, dell’emodinamica e della terapia intensiva e sviluppo delle competenze sul fronte della diagnostica e dei programmi di cura per i piccoli pazienti dell’ospedale georgiano con problemi cardiaci. Sono gli obiettivi dell’accordo di collaborazione tra l’Ospedale Pediatrico Bambino Gesù e lo Iashvili Children Central Hospital. L’intesa è stata siglata ieri mattina a Tbilisi (Georgia) da Mariella Enoc, presidente dell’Ospedale della Santa Sede e Shota Joglidze, direttore generale dello Iashvili Hospital di Tiblisi. All’incontro hanno partecipato l’ambasciatore d’Italia in Georgia, Antonio Bartoli e l’arcivescovo Marek Solczyński, nunzio apostolico in Azerbaigian, Armenia e Georgia.

L’accordo durerà due anni e, oltre alla formazione del personale sanitario locale, prevede anche il trasferimento presso il Bambino Gesù di Roma dei bambini affetti da patologie cardiache complesse che non potrebbero essere trattati adeguatamente nelle strutture del territorio. La neonata collaborazione vuole rispondere così alla ferma volontà di Papa Francesco di manifestare con opere concrete la prossimità ai più deboli.

«Abbiamo istituzionalizzato una collaborazione già attiva da anni - ha sottolineato Enoc -. L’obiettivo di questo e altri progetti che stiamo portando avanti è che il lavoro svolto da tanti nostri medici fuori dall’Italia diventi sempre di più espressione dell’attività dell’Ospedale stesso, aperto al mondo e alle esigenze di salute di più piccoli».

«Quello del Bambino Gesù è un importante sostegno per lo sviluppo del nostro ospedale nel campo della cardiochirurgia. Mi auguro che la collaborazione sia duratura e proficua», ha aggiunto Joglidze.

Per l’ambasciatore Bartoli «l’accordo tra Bambino Gesù - ospedale d’eccellenza e centro di speranza universale - e Iashvili Children Central Hospital potenzia e valorizza gli scambi di esperienze già esistenti: permetterà alla struttura di Tiblisi di crescere e, in prospettiva, a l’intera Georgia di diventare un ‘hub di speranza’ per i bambini malati».

Il nunzio apostolico ha ricordato il recente viaggio di Papa Francesco in Georgia: «Una visita che ha avvicinato le due Chiese. Anche l’accordo tra i due Ospedali, quello della Santa Sede e quello georgiano, va in questa direzione ed è una azione concreta per sostenere la popolazione e i bambini malati».

«L’accordo sarà proficuo - ha concluso Fiore Salvatore Iorio, direttore del Dipartimento Medico Chirurgico di Cardiologia Pediatrica del Bambino Gesù -. L’ospedale Iashvili ha tutti i requisiti per diventare un punto di riferimento in Georgia: 350 posti letto, tante specializzazioni pediatriche, la possibilità di eseguire trapianti, la genetica molecolare. Con i viaggi/scambio gli specialisti accumuleranno tanta esperienza in corsia e in sala operatoria da spendere una volta rientrati a casa».

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