lunedì 25 ottobre 2010
I primi risultati degli esami sui reperti relativi all'omicidio di Sarah Scazzi potrebbero arrivare già entro la fine della settimana. Lo ha detto l'ex comandante del Ris di Parma, il generale Luciano Garofano, che ha partecipato nella sede del Ris a Roma agli accertamenti tecnici non ripetibili. Intanto gli inquirenti hanno effettuato un nuovo sopralluogo nella casa di Michele e Sabrina Misseri, padre e figlia, accusati dell'omicidio della 15enne di Avetrana.
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I risultati degli esami per accertare se Sarah Scazzi sia stata violentata una volta uccisa, assieme a quelli relativi alle tracce presenti nell'auto dello zio Michele Misseri, reo confesso dell'omicidio, potrebbero arrivare già entro la fine della settimana. Lo ha detto l'ex comandante del Ris di Parma, il generale Luciano Garofano, che questa mattina ha partecipato nella sede del Ris a Roma agli accertamenti tecnici non ripetibili sui rilievi e sui reperti relativi alla morte della quindicenne di Avetrana.Garofano, che è consulente della famiglia di Sarah, non ha escluso che tra i reperti che saranno analizzati dal Ris vi possano anche essere resti dell'arma del delitto: una corda stando alla confessione di Michele Misseri che, però, lui ha affermato di aver bruciato. "Ci sono una serie di reperti - ha detto Garofano - che possono essere esaminati anche per capire se ci può essere l'arma del delitto". Il Ris, ha aggiunto il consulente della famiglia Scazzi, "lavorerà parallelamente sul telefono e sulle tracce biologiche, tra cui anche quelle prelevate alla povera Sarah". Per avere i risultati "dobbiamo aspettare i prossimi giorni, perchè sono tracce molto difficili" da analizzare; ma "io credo che per la parte biologica, quindi le tracce relative all'eventuale violenza sessuale, e anche quelle sull'auto" potremo averle "entro fine settimana". Più tempo invece richiederanno gli accertamenti sul telefonino, perchè bisognerà rilevare sia le impronte digitali sia eventuali tracce biologiche. E soltanto al termine di questi esami si procederà agli accertamenti informatici, relativi agli sms inviati e ricevuti da Sarah prima di morire. Quel che è certo, ha concluso Garofano, è che alla fine degli esami "ci saranno risposte obiettive e, quindi, dei tasselli fermi che potranno consentire agli inquirenti di stabilire chi dice la verità e chi no".NUOVO SOPRALLUOGO A CASA MISSERIIntanto gli inquirenti hanno effettuato un nuovo sopralluogo in casa di Michele e Sabrina Misseri, padre e figlia, accusati di aver ucciso Sarah Scazzi.GLI ATTI DELL'INDAGINE"Il codice di procedura penale vieta la pubblicazione integrale degli atti delle indagini preliminari in una fase come questa: l'Unione delle Camere Penali disapprova nella maniera più radicale questa pubblicità che si pone al di fuori di tutto quello che può essere normale e lecito in una vicenda giudiziaria di questo tipo". Così il presidente dell'Unione Camere Penali, Valerio Spigarelli, commenta la diffusione delle conversazioni delle persone coinvolte nelle indagini sull'omicidio di Sarah Scazzi.
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