venerdì 13 maggio 2016
Assistenza gratuita alle vittime del traffico di esseri umani Strasburgo: no anche alle discriminazioni ai transgender.
Aborto e Lgbti, l’Ue scivola
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 Gli Stati membri forniscano assistenza gratuita anche all’aborto nel quadro del sostegno alle vittime del traffico di esseri umani. A chiederlo è stato il Parlamento Europeo riunito ieri a Strasburgo per la plenaria, in una risoluzione (che però non ha alcuna valenza vincolante) che è parte della relazione della liberaldemocratica britannica Catherine Bearder «sull’attuazione della direttiva del 2011 sulla prevenzione e la repressione della tratta di esseri umani e le protezioni delle vittime di genere». Un testo approvato a vastissima maggioranza, con 391 voti a favore, 43 contrari e 53 astenuti. Compatto nel sì anche il Ppe (solo 7 hanno votato no, tra questi nessun italiano, mentre Elisabetta Gardini di Forza Italia, unica italiana, si è astenuta). A favore anche l’intero gruppo dei deputati di ispirazione cattolica del Pd. Il testo chiede agli Stati membri di fare maggiori sforzi per difendere le vittime del traffico di esseri umani, ricordando come il 'fatturato' di questa terribile attività criminale sia stimato intorno ai 150 miliardi di dollari l’anno, e come il 70% sia dei trafficanti, sia delle vittime sia di cittadini Ue. «Sono stati fatti progressi – ha dichiarato la relatrice Bearder – nella lotta ai trafficanti, ma troppo spesso le vittime non ricevono l’aiuto cui hanno diritto in base al diritto Ue». La britannica inoltre avverte che «le misure a livello Ue per affrontare questo vile commercio devono essere pienamente attuate dai governi nazionali, incluso l’adeguata raccolta di statistiche e l’identificazione delle vittime per una più chiara visione del quadro reale». Solo che, come avviene ormai in molte risoluzioni approvate dal Parlamento Europeo, è stato inserito nel testo l’esplicito riferimento al «diritto all’aborto », citato esplicitamente in più punti. In un passaggio il documento «invita gli Stati membri a fornire a titolo gratuito assistenza giuridica, compresa l’assistenza e la rappresentanza legale, psicologica e medica, come pure informazioni sul diritto al sostegno e all’assistenza sanitaria, compreso il diritto all’aborto per le vittime di sfruttamento sessuale», e in un altro «invita tutti gli Stati membri a fare in modo che i diritti delle vittime siano effettivamente garantiti, prevedendo, in particolare, l’accesso all’assistenza e alla rappresentanza legali, a un sostegno medico e psicologico, a informazioni sui diritti all’assistenza e alle prestazioni sanitarie, compreso il diritto all’aborto per le vittime di sfruttamento sessuale». Il testo, inoltre, dà un particolare rilievo alla posizione delle persone omosessuali e transgender (in sigla Lgbti), sottolineando «l’effetto cumulativo di diversi tipi di discriminazione fondata sull’orientamento sessuale o sull’identità di genere rende le persone Lgbti particolarmente vulnerabili alla tratta di esseri umani» e sostenendo la necessità di «rivolgere maggiore attenzione alla situazione delle vittime transgender, che spesso subiscono discriminazione, stigmatizzazione e minacce di violenza per la propria identità di genere».
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