lunedì 4 maggio 2020
La prima giornata della "fase 2", assai temuta per i mezzi pubblici e il traffico della Capitale, sta filando via liscia. Distanze garantite e nessuna ressa
A Roma niente assalti ai mezzi pubblici e solo qualche coda sul Gra
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Tutti tranquilli, disciplinati e nemmeno troppi. Nessun assalto alla diligenza. Responsabilità e ordine hanno avuto la meglio sulle tentazioni da “fuori tutti”. Buona calma e nessun problema, a parte forse qualcuno senza mascherina sui mezzi. La prima giornata di “Fase 2”, assai temuta per il trasporto pubblico e il traffico, è filata via nella capitale liscia quasi come l’olio. Un po’ più gente sui bus, poca sulle metropolitane. Risultato? Scarse e veloci code, tutti a distanza (nell’attesa di salire e poi sopra), praticamente nessuno che viaggiasse in piedi. Giusto sul Grande raccordo anulare la sensazione è che ci siano molte più auto che negli ultimi due mesi, anche con qualche coda di troppo.

Ricapitoliamo. Da stamane (fino a stasera) a Roma girano milleottocento autobus e posti però ridotti della metà. Stesso discorso per la metro, con i conducenti autorizzati a saltare una fermata vedendo troppe persone sulla banchina e però non servirà. Tutto è predisposto, i posti dove ci si può sedere e quelli da lasciare liberi, i percorsi obbligati nelle stazioni, le porte dalle quali si può solo scendere e quelle solo per salire (né l’una, né l’altra cosa dalla porta accanto al conducente), i cartelli per ricordare, sopra, l’obbligo d’indossare la mascherina e tutto il resto. Un paio di note dolenti: sempre sugli autobus mancano i marcatori a terra per chi viaggia in piedi e soprattutto manca chi eventualmente disciplini le salite e, se necessario, le contingenti (quindi toccherebbe, chissà come, al conducente), i “controllori” in giro sono centocinquanta.

Tutto va abbastanza tranquillo anche alla stazione Termini, sul fronte dei pendolari. Che arrivano soprattutto dai comuni intorno Roma. Molti raccontano come abbiano trovato poca gente e allora sia stato facile mantenere le distanze (a proposito, sui treni regionali non ci sono gli adesivi sui sedili, previsti invece sulle Frecce). Com’era prevedibile, oltre alla responsabilità, c’è la paura a suggerire di essere rigorosi. Per un esempio un agente immobiliare deve prendere la metro per andare da Termini in ufficio, “questo mi preoccupa un po', è il primo giorno che torno al lavoro dopo due mesi, ho un po' paura ma non posso fare diversamente".

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