venerdì 22 novembre 2019
Nel Comune del Bresciano l’idea di una delega ad hoc, che ha tutta l’aria di non essere una boutade ma un impegno concreto
La piazza di Rezzato (Brescia), con il Municipio (da Wikipedia commons)

La piazza di Rezzato (Brescia), con il Municipio (da Wikipedia commons)

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Che si stiano vivendo giorni dove verdeggia aggressività, odio, veemenza nei modi, nei gesti, nelle forme, è cosa fin troppo evidente. D’urgenza, nascono quindi rimedi e difese per bloccare e ridurre la virulenza di questi atti che inquinano. Si sa, tuttavia, che la promozione è il miglior anticorpo. E chi ha maggiore visibilità e possibilità di raggiungere i cittadini se non politici e rappresentanti istituzionali? Assessori compresi. Da qui l’idea di una delega ad hoc che ha tutta l’aria di non essere una boutade, ma un impegno concreto con "bersagli" precisi.

Non ci poteva che rispondere con garbo, ovviamente, Monica Zanca, designata nuovo assessore "alla gentilezza" del Comune di Rezzato, nel Bresciano: «Sempre più spesso vedo gente che si volta dall’altra parte dinanzi a chi soffre o si trova in situazione di difficoltà. In questo periodo trionfano egoismo, arroganza, individualismo: è importante offrire un esempio diverso ai cittadini e alle prossime generazioni». Se da un lato – specialmente in questi ultimi anni – non sono mancanti assessorati quantomeno stravaganti e volti più alla propaganda che ai contenuti reali, è anche vero che gli enunciati devono tradursi in atteggiamenti concreti: e cosa di più concreto di un assessorato che, per sua istituzione, si fonda su nobili propositi e altrettanto originali traguardi da raggiungere? Ecco allora che dagli enunciati si è passati al pragmatismo, agli alfieri del cor gentile, il cui compito sarà proprio quello di esprimere nella ferialità della vita cittadina concetti condivisi ma poco diffusi.

Non è l’unica, Zanca, a fregiarsi del delicato incarico di diffondere gesti di solidarietà e altruismo. Sta addirittura nascendo una rete dove gli assessori alla gentilezza (trasversali a ogni appartenenza partitica) possano scambiarsi pratiche, idee, progetti e confrontarsi a vicenda, il tutto grazie a "Cor et Amor" che ha ideato questa nuova figura e che coopera a vari livelli per la diffusione della conoscenza e della pratica della "gentilezza", con i "Giochi della gentilezza", per favorire il benessere e la crescita della persona.

L’incarico è a costo zero per le casse del Comune. Il valore sta proprio nell’essere punto di riferimento: la politica

del darsi una mano, del (pre)occuparsi di chi sta male, dell’aiuto concreto, il tutto con azioni specifiche, chiare, per evitare proprio i proclami ridondanti cui poi non segue nulla e che rischiano di essere privi di ogni efficacia. L’indifferenza da abbattere è tra i primi obiettivi dell’assessore.

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