mercoledì 3 giugno 2015
Erano tanti  a dare l'ultimo saluto a don Carlo Certosino, il sacerdote livornese che si è tolto la vita lunedì. Familiari, amici e parrocchiani si sono ritrovati nella chiesa di San Simone per la cerimonia funebre. (Chiara Domenici)
COMMENTA E CONDIVIDI
​Erano tanti a dare l'ultimo saluto a don Carlo Certosino, il sacerdote livornese che si è tolto la vita lunedì. Familiari, amici e parrocchiani si sono ritrovati nella chiesa di San Simone per la cerimonia funebre. Assenti il vescovo e il consiglio episcopale, che hanno accolto le ultime volontà di don Carlo. Don Luca Albizzi, compagno di seminario di don Carlo e suo amico, ha presieduto la celebrazione ricordando nell'omelia il sacerdote nella vita di tutti i giorni. «Caro amico – ha detto, rivolgendosi direttamente a lui –, dentro di noi c'è un dolore sordo e profondo, c'è sgomento, disorientamento, forse ti abbiamo lasciato solo, ti abbiamo abbandonato, non abbiamo saputo cogliere fino in fondo i segnali che tu ci mandavi. Perdonaci, Carlino. Perdona la nostra distrazione e la nostra superficialità, il poco tempo dedicato alle cose che alla fine contano davvero nella vita di un uomo». La bara ha varcato la soglia della chiesa del quartiere di Ardenza portata in spalla da alcuni sacerdoti della diocesi, mentre il Vescovo ha celebrato una Messa per don Carlo nella cappella del Vescovado
© Riproduzione riservata
COMMENTA E CONDIVIDI

ARGOMENTI: