mercoledì 29 aprile 2020
Scendono lievemente i morti. Non si ferma il calo dei ricoverati nelle terapie intensive e nei reparti ordinari. Superata quota 70mila guariti
All'ospedale San Paolo di Milano si effettua un tampone

All'ospedale San Paolo di Milano si effettua un tampone - Ansa

COMMENTA E CONDIVIDI

Diminuiscono gli attuali contagiati, si registrano appena meno morti, scende sempre il numero dei ricoverati nei reparti ordinari degli ospedali e nelle terapie intensive. Mentre l’aumento dei nuovi contagi resta purtroppo abbastanza stabile, 2.068 in più rispetto a ieri. E sembra interessante l’aumento continuo di quanti sono positivi al coronavirus, ma senza sintomi o con sintomi lievi, oggi l’80% degli attuali contagiati, percentuale che meno di un mese fa (il 2 aprile) era 19 punti sotto. Intanto il totale dei guariti dall’inizio della pandemia supera quota 70mila. Vediamo i numeri quotidiani forniti dal Dipartimento di Protezione civile.

Nuovi contagi. In termini assoluti, sono 2.068 (venerdì 3.021, sabato 2.357, domenica 2.324, lunedì 1.739 e ieri 2.091) e portano il totale dall’inizio della pandemia a 203.591 persone. Ma molti più tamponi effettuati rispetto a ieri e l’altro ieri, 63.827 (lunedì 32.003 e ieri 57.272).

Morti. Sebbene sempre alto, scende lievemente il numero dei morti, 323 (giovedì 464, venerdì 420, sabato 415, domenica 260, lunedì 333 e ieri 382), in tutto 27.682 dall’inizio della pandemia.

Attuali positivi. Scendono ancora a 104.657 (sabato 105.847, domenica 106.103, lunedì 105.813 e ieri 105.205). Cifra evidentemente “al netto” di decessi e guariti. Sono 513 in meno rispetto a ieri (sabato meno 680, domenica più 256, lunedì meno 290 e ieri meno 608).

Ricoverati nelle terapie intensive. Sempre più giù: sono 1.795 (venerdì 2.173, sabato 2.102, domenica 2.009, lunedì 1.956 e ieri 1.863).

Ricoverati in reparti ospedalieri ordinari. Sono 19.210 persone (venerdì 22.068, sabato 21.533, domenica 21.372, lunedì 20.353 e ieri 19.732).

In isolamento senza sintomi o con sintomi lievi. Sono 83.619 persone (domenica 82.722, lunedì 83.504 e ieri 83.619), cioè l’80% degli attuali positivi (il 79% ieri). E questo dato cresce da tempo d’un punto percentuale in media ogni giorno e mezzo (il 2 aprile era al 61%).

Guariti e dimessi. Sono 2.311 (sabato 2.622, domenica 1.808, lunedì 1.696 e ieri 2.317), portando il numero complessivo dall’inizio della pandemia a 71.252.

Nel dettaglio regionale, i casi attualmente positivi sono 36.122 in Lombardia, 15.521 in Piemonte, 11.862 in Emilia Romagna, 8.369 in Veneto, 5.663 in Toscana, 4.535 nel Lazio, 3.576 in Liguria, 3.347 nelle Marche, 2.927 in Puglia, 2.782 in Campania, 2.145 in Sicilia, 1.463 nella Provincia autonoma di Trento, 1.976 in Abruzzo, 1.227 in Friuli Venezia Giulia, 845 nella Provincia autonoma di Bolzano, 761 in Sardegna, 753 in Calabria, 261 in Umbria, 194 in Basilicata, 193 in Molise e 135 in Valle d’Aosta.

"Siamo attrezzati a reggere picchi anche superiori a quelli della prima fase”, ha intanto detto il Commissario per l’emergenza coronavirus, Domenico Arcuri, in audizione alle Commissione riunite Finanze e Attività Produttive: "L’apocalisse non la regge nessuno, ma siamo tutti convinti che non accadrà”. Capitolo mascherine, poi: "Le Regioni hanno già in deposito 47 milioni di mascherine che abbiamo fornito loro” e sul territorio “sono già approntati depositi regionali e gli uffici del commissario hanno 4 depositi nei quali vengono stoccati questi dispositivi che poi - ha spiegato - vengono progressivamente distribuiti quando servono".

Infine i ventilatori: “Sono stati distribuiti alle Regioni nell’ultimo mese 4.200 ventilatori, cioè più del doppio di quelli che servono in questo momento. Potremmo arrivare anche a raddoppiare questo numero in pochi giorni. In questo momento non li distribuiamo, non solo perché non servono, ma perché non sappiamo dove saranno gli eventuali, e speriamo non ci siano, maggiori focolai”, ha concluso il Commissario.

© Riproduzione riservata
COMMENTA E CONDIVIDI

ARGOMENTI: