mercoledì 19 settembre 2018
L'ex premier vittima di un attentato. La Fiat torna in attivo. Il 10 agosto le Borse di tutto il mondo affondano per la crisi dei mutui «subprime»
L'omaggio all'ex primo ministro del Pakistan, Benazir Bhutto, uccisa il 27 dicembre in un attentato a Rawalpindi (Ansa)

L'omaggio all'ex primo ministro del Pakistan, Benazir Bhutto, uccisa il 27 dicembre in un attentato a Rawalpindi (Ansa)

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Per capire che il 2007, l’anno di cui facciamo memoria oggi, avrebbe innescato un processo foriero di drammatiche ripercussioni sull’economia del tempo a venire bisognerà attendere il mese di agosto, il giorno 10, per l’esattezza. In quella data i mercati finanziari di tutto il mondo vanno in fibrillazione perché negli Stati Uniti esplode la crisi dei mutui cosiddetti subprime, prestiti concessi a soggetti palesemente impossibilitati a rimborsarli. Le Borse di ogni continente affondano, ma sarà solo l’inizio di una stagione di lacrime e sangue che per l’Italia non è ancora finita.

E dire che il 2007 si era aperto regalandoci motivi di orgoglio: dal 1° gennaio il nostro Paese fa parte del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite, membro non permanente certo, ma tuttavia destinato ad avere qualche peso nelle dinamiche politiche planetarie grazie a quel seggio nella stanza dei bottoni del Palazzo di Vetro. Tutto questo proprio mentre a Palazzo Chigi c’è fermento e scricchiola la poltrona del presidente del consiglio Romano Prodi, che infatti il 21 febbraio si dimette.

Napolitano lo rimanda davanti alle Camere il giorno 25, e Prodi la sfanga. Per il presidente della Repubblica è un anno importante, il secondo del suo mandato. Non è un mistero che stia preparando una visita ufficiale negli Stati Uniti, la prima volta per un capo di Stato occidentale ex comunista. La visita a Washington in effetti si farà l’11 dicembre; cordiale l’incontro con George W. Bush. La cronaca politica internazionale ha spazio per altri presidenti: il 6 maggio Nicolas Sarkozy si insedia all’Eliseo a Parigi; il 28 ottobre Cristina Kirchner approda alla Casa Rosada a Buenos Aires. Scompare invece a 76 anni l’ex presidente russo Boris Eltsin (23 aprile) e viene uccisa in un attentato a Rawalpindi il 27 dicembre l’ex primo ministro del Pakistan, la signora Benazir Bhutto, un assassinio politico maturato in modo oscuro. È uscito di scena per dimissioni (26 giugno) il premier inglese Tony Blair.

Passiamo alla cronaca della quotidianità. I circoli della finanza e dell’impresa accolgono con favore i dati snocciolati il 25 gennaio dal numero uno della Fiat Sergio Marchionne: nel 2006 dopo lunghi anni di crisi l’azienda torinese ha chiuso in positivo. Se la Fiat va bene dovrebbe andare bene anche l’Italia, ma non sempre è vero, tanto che il problema dell’occupazione sembra irrisolvibile. Colpa dei giovani che non vogliono rischiare? Deve pensarla così il ministro dell’economia Padoa Schioppa che il 4 ottobre li dipinge come «bamboccioni». Apriti cielo!

Era il 18 marzo quando un flash dal Brasile sembrava porre fine alla latitanza di uno dei terroristi italiani più ricercati, quel Cesare Battisti dei Proletari armati per il comunismo che era stato esule in Francia fino a che Mitterrand non lo aveva messo alla porta. Arrestato nel Paese sudamericano ma poi rilasciato, l’Italia che lo ha condannato all’ergastolo ne attende ancora oggi l’estradizione, se mai ci sarà.

Cronaca nera. All’ospedale di Castellaneta il 4 maggio muoiono otto degenti: per un errore hanno respirato ossido di azoto invece che di ossigeno. Gli incendi boschivi del 24 luglio provocano 5 morti nel Gargano. Il 13 agosto viene uccisa Chiara Poggi nella sua casa di Garlasco. Sarà condannato il fidanzato. Cinque giorni dopo, il 18, c’è una strage di ’ndrangheta, 6 morti ammazzati. In Calabria? No, a Duisburg, Germania, perché la malavita organizzata ha ormai scelto la strada della globalizzazione. Il 2 novembre è assassinata a Perugia la studentessa americana Meredith Kercher. Il 6 dicembre un incendio all’acciaieria Thyssen Krupp di Torino uccide sette operai, numerosi i feriti e gli ustionati. Morti bianche; il Paese è sotto choc.

Chi ci ha lasciato nel corso del 2007? L’Abbé Pierre (22 gennaio), l’ex ministro Beniamino Andreatta (26 marzo), il tenore Luciano Pavarotti (6 settembre), don Oreste Benzi (2 novembre), Enzo Biagi (6 novembre).

Parliamo del mondo cattolico, per finire. È l’anno dell’enciclica Spe salvi e dei viaggi di papa Benedetto a Vigevano e Pavia, ad Assisi, a Loreto, in Austria, a Velletri e a Napoli. È l’anno della Settimana sociale dei cattolici, ospitata in compartecipazione da Pistoia e da Pisa dal 18 al 21 ottobre. Come credenti siano stati a lungo in ansia per la sorte del missionario Giancarlo Bossi rapito nelle Filippine il 10 giugno e liberato il 19 luglio, poi abbiamo accolto come un grande passo avanti la proposta di moratoria contro la pena di morte votata dall’Onu il 18 dicembre.

Quanto ad Avvenire, che il 15 aprile ha diffuso l’inserto speciale Benedetto. Gli 80 anni di un Papa che conquista, c’è una novità di rilievo ai vertici della società editrice: il vescovo di Albano Marcello Semeraro diventa presidente del Consiglio di amministrazione. Avviene il 4 maggio.

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