sabato 12 ottobre 2019
Un appuntamento importante con Grillo, Conte, Di Maio e Fico che servirà anche per capire gli umori della base
M5s, una festa tra malumori e il rischio di un flop
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Niente adrenalina, solo tanta paura del flop. Alla vigilia di "Italia 5 stelle", nell’enorme area della Mostra d’Oltremare domina il timore che la kermesse dei 10 anni del Movimento si riveli un fallimento, tra il rischio di una partecipazione deludente e un clima da scissione imminente. «Dovevamo scegliere una location meno ampia, così sarà difficile nascondere gli spazi vuoti…», è la preoccupazione condivisa dai membri dello staff e i volontari alle prese con i preparativi.

L’allestimento dell’evento di Napoli è un mix tra nostalgia e un futuro ancora enigmatico. Subito dopo l’ingresso, lungo quello che è stato denominato "Viale delle Stelle" campeggia un maxi-cartellone che ripercorre le tappe più significative di un percorso decennale ricco di contraddizioni e giravolte. Si parte dalla fondazione, al teatro Smeraldo di Milano nel 2009, fino ad arrivare al "governo per l’Italia", come viene definito l’accordo con il Pd per la nascita dell’esecutivo giallo-rosso. In mezzo, nell’album pentastellato c’è spazio per altre istantanee: la battaglia sul "referendum per l’acqua pubblica", la traversata a nuoto dello stretto di Messina di Beppe Grillo accompagnata dallo slogan "Nulla è impossibile" e la prima marcia per il reddito di cittadinanza, il 9 maggio 2015. Non poteva mancare, inoltre, l’omaggio a Gianroberto Casaleggio. "Il 12 aprile 2016 nasce l’associazione Rousseau per portare avanti il suo sogno di democrazia diretta e cittadinanza digitale", si legge accanto alla foto del guru. Non a caso, a distinguersi tra i gazebo-fotocopia delle varie Regioni e dei parlamentari, c’è il posto riservato al Villaggio Rousseau, "cuore pulsante" della manifestazione.

All’appuntamento parteciperà lo stato maggiore del M5s al gran completo. A Luigi Di Maio, Roberto Fico, Davide Casaleggio e, soprattutto, a Beppe Grillo spetterà l’arduo compito di placare i malumori crescenti e di risollevare un Movimento in crisi d’identità, oltre che di consensi. Le assenze di peso annunciate (da Alessandro Di Battista alle ex ministre Barbara Lezzi e Giulia Grillo) hanno fatto rumore. Ai vertici, tuttavia, sono convinti che con le prossime svolte tornerà l’entusiasmo delle origini. Il capo politico è pronto a sfoderare due assi: una proposta politica "nuova" per l’Italia e un’accelerazione alla riorganizzazione, con la squadra dei "12 facilitatori".

Di Maio si ritroverà sul palco insieme a Giuseppe Conte, una soluzione pensata anche per allontanare quelle voci insistenti su un dualismo con il premier. L’intervento del presidente della Camera, invece, sarà concentrato sul futuro di un Movimento chiamato ad evolversi imparando dagli incidenti di percorso del passato. A chiudere la giornata sarà Grillo, a cui si sono rivolti indirettamente dissidenti e ribelli. La prossima settimana in Parlamento è annunciata la resa dei conti per i capigruppo. «È una partita aperta, faremo di tutto per spuntarla», è il messaggio di sfida che trapela dal fronte anti-Di Maio. Adesso, però, che la festa cominci.

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