giovedì 12 settembre 2019
In un'azienda di Arena Po, i vigili del fuoco hanno svuotato la vasca piena di liquami per recuperare i corpi. Le vittime erano di origini indiane
Foto Ansa

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Ancora una tragedia sul lavoro. Sono morti in quattro in un incidente in un'azienda agricola di Arena Po (Pavia). Le vittime, tutte di origini indiane, sono due fratelli, che erano i titolari dell'azienda (un allevamento di bovini) e due dipendenti, sono caduti in una vasca di decantazione dei liquami. Sul posto, oltre ai carabinieri e ai tecnici della Asst, sono arrivati alcuni familiari delle vittime, che sono: Prem e Tarsem Singh, due fratelli di 48 e 45 anni, titolari dell'azienda agricola e i loro dipendenti, Arminder Singh, 29 anni, e Majinder Singh, 28 anni.

I vigili del fuoco hanno lavorato ore per svuotare la vasca, per recuperare due corpi che vi sono affondati. I carabinieri e i tecnici Asl stanno cercando di capire la dinamica dell'incidente. Da una prima ricostruzione uno dei quattro si sarebbe sentito male mentre lavorava e sarebbe caduto nella vasca, gli altri sarebbero morti nel tentativo di soccorrerlo.

"È una tragedia agghiacciante che ci lascia tutti sgomenti e senza parole la morte di quattro operai in un'azienda agricola nel Pavese. È davvero una sconfitta per tutti". Lo scrive su twitter la segretaria generale della Cisl, Annamaria Furlan, commentando la notizia della morte di quattro operai annegati ad Arena Po (Pavia). "La sicurezza sul lavoro è una priorità, una vera emergenza nazionale che il nuovo governo deve affrontare insieme alle parti sociali con urgenza e con provvedimenti straordinari", aggiunge la leader della Cisl.

Concetto ribadito anche dal ministro delle Politiche agricole, Teresa Bellanova con un tweet: Quattro operai hanno perso la vita oggi in un'azienda agricola vicino #Pavia. Il mio pensiero va prima di tutto alle famiglie. La #sicurezza sul lavoro è un diritto irrinunciabile, dobbiamo fare ogni sforzo per garantirlo".

"Ora più che mai serve un'azione forte da parte del governo, è quindi necessario un intervento tempestivo per porre fine a queste stragi silenziose. Non possiamo più restare a guardare". Lo dichiara in una nota il segretario generale dell'Ugl, Paolo Capone, in merito all'incidente ad Arena Po. "I numeri parlano chiaro: nel primo semestre del 2019 ci sono stati 482 decessi, il peggior dato dal 2016. Occorrono più controlli, una maggiore formazione e diffusione della cultura della sicurezza nei luoghi di lavoro, soprattutto in quelli più a rischio".

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