mercoledì 10 agosto 2022
Rischia una condanna da due a sette anni. Si troverebbe nel Donbass. Chi sono gli altri partiti dall'Italia per combattere, per i separatisti filorussi o per gli ucraini
Gli effetti di un bombardamento su un condominio a Kostyantynivka, città del Donbass sotto il controllo di Kiev

Gli effetti di un bombardamento su un condominio a Kostyantynivka, città del Donbass sotto il controllo di Kiev - Ansa

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Un 19enne residente nel Ponente genovese, K.C., è il primo italiano indagato per essersi arruolato nella Brigata internazionale ucraina. Il giovane, simpatizzante del movimento di estrema destra CasaPound, aveva dichiarato a Panorama di volter partire per l'Ucraina. Il sostituto procuratore Marco Zocco della Direzione distrettuale antimafia e antiterrorismo genovese lo accusa di essere un mercenario, rischia una condanna da due a sette anni.

Il reato ipotizzato è quello previsto dall'articolo 3 della legge 210/1995 che ratifica la convenzione internazionale dell'Onu contro il reclutamento, l'utilizzo, il finanziamento e l'istruzione di mercenari.

Gli accertamenti condotti dalla Digos hanno permesso di appurare che è entrato in Ucraina con un pullman dalla Polonia, dopo aver raggiunto Varsavia in aereo. Il 19enne sarebbe partito, in maggio, dopo aver stabilito contatti telematici con i miliziani dei quali si è messo a disposizione. Non si hanno sue notizie da circa un mese. Si troverebbe nel Donbass.

Il giovane, senza alcuna esperienza in ambito militare o nell'uso delle armi (se non la passione per il softfair), ha cominciato con una fase di addestramento. Gli investigatori stanno cercando di capire se vi siano altri mercenari e se vi sia una rete di reclutatori. La Digos ha interrogato diverse persone di CasaPound. Da quanto emerso avrebbe fatto tutto da solo tramite Internet.

Gli altri partiti per combattere, per i separatisti filorussi o per Kiev

A Genova era stata avviata una inchiesta su un giro di mercenari filorussi, partiti dopo il conflitto del 2014. Tra questi figura Andrea Palmieri, "il generalissimo": per l'Italia è un latitante che deve scontare 5 anni per aver fatto da reclutatore. Ex capoultrà dei Bulldog della Lucchese, estremista di destra, è in Donbass. Altri veterani del Donbass sono Massimiliano Cavalleri detto Spartaco, e Gabriele Carugati, soprannominato Arcangelo, un ex addetto alla sicurezza di un centro commerciale in Lombardia figlio di Silvana Marin, ex dirigente della Lega a Cairate. Dovrebbero essere ancora lì a combattere al fianco dei russi. A fine marzo era stato ucciso l'ultrà del Venezia Edy Ongaro, dal 2015 tra le fila dei separatisti filorussi.

Tra i filo ucraini invece c'è Giuseppe Donini, 52enne di Ravenna che era con il battaglione Azov. Con lui c'era Valter Nebiolo, che invece è rientrato in Italia. Nei conti degli italiani rientra anche Volodymyr Borovyk, che dal 2004 vive a Roma dove lavora in un Caf. Il trentottenne, moglie e tre figli piccoli nati nella capitale, è tornato nel suo paese, a Chernivtsi, e si è arruolato nella difesa territoriale. A fine aprile era tornato in Italia Ivan Luca Vavassori, l'ex calciatore di 29 anni andato a combattere nelle brigate internazionali, a fianco dell'esercito di Kiev.

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