Aumenta il numero di italiani che rinunciano a prendersi cura della propria salute. Motivo? Non possono permetterselo. Stando ai dati diffusi oggi dal Censis sono 11 milioni le persone che quest'anno non hanno potuto sostenere la spesa necessaria per la loro salute.
È quanto emerge dalla ricerca Censis-Rbm Assicurazione Salute, presentata oggi a Roma al VI "Welfare Day". Un dato che diviene ancor più interessante se comparato alla spesa sanitaria che gli italiani hanno sostenuto di tasca propria. In questo caso si registra un aumento del 3,2% per un ammontare complessivo di 34,5 miliardi: più cure insomma, ma solo per chi può permetterselo.
Il fenomeno riguarda, in particolare, 2,4 milioni di anziani e 2,2 milioni di millennial. L'andamento della spesa sanitaria privata - evidenzia l'indagine - è tanto più significativo se si considera la dinamica deflattiva, rilevante nel caso di alcuni prodotti e servizi sanitari. Sono lievitati i ticket pagati dagli italiani, visto che il 45,4% (cioè 5,6 punti percentuali in più rispetto al 2013) ha pagato tariffe nel privato uguali o di poco superiori al ticket che avrebbe pagato nel pubblico.
"Sono 10,2 milioni gli italiani che fanno un maggiore ricorso alla sanità privata rispetto al passato - ha detto Marco Vecchietti, amministratore delegato di Rbm Assicurazione Salute - e di questi il 72,6% a causa delle liste d'attesa che nel servizio sanitario pubblico si allungano".