Cosa succede col ministro della Salute Schillaci dopo il pasticcio dei vaccini

Salvini all'attacco: «Qualcosa non va al ministero». Anche secondo Lollobrigida «non sempre il pensiero dominante è giusto». Solo FI difende il ministro
August 19, 2025
Cosa succede col ministro della Salute Schillaci dopo il pasticcio dei vaccini
. | Il ministro della Salute Orazio Schillaci
Dopo l’irritazione della premier Meloni sulla vicenda sfociata nella revoca delle nomine alla commissione vaccini di due medici ritenuti vicini alle posizioni no-vax, Lega e Fratelli d’Italia confermano una secca distanza dalla scelta finale (la revoca) del ministro della Salute, Orazio Schillaci, mentre resta ferma la difesa di Forza Italia che per voce della vicepresidente del Senato, Licia Ronzulli, parla di «un atto di responsabilità e tutela verso i cittadini».
Una tesi rigettata in toto dal leader della Lega e vicepremier, Matteo Salvini: «Qui non ci sono dogmi e in un comitato consultivo di 20 persone azzerare chi non la pensa come il mainstream, non mi sembra scientificamente corretto. Il ministro ha deciso di testa sua - replica secco -, prima ha nominato la commissione, poi se l’è auto azzerata: evidentemente al ministero c’è qualcosa che non funziona perché o si è distratto prima o si è distratto dopo, delle due l’una».
La scelta di Schillaci fa reagire anche un altro componente del governo: «Gli organismi plurali servono a contenere idee differenti» e «la storia insegna che non sempre il pensiero scientifico dominante è quello giusto», interviene con un colloquio con Il Foglio il ministro dell’Agricoltura, Francesco Lollobrigida, sulla vicenda del Nitag, l’organismo consultivo sulle politiche vaccinali di cui facevano parte l’ex ematologo Paolo Bellavite e il pediatra Eugenio Serravalle.
Dal governo e dalla maggioranza, anche in vista di settembre quando si dovrà stilare una nuova lista di componenti, si cerca di minimizzare ma, soprattutto, di escludere che la vicenda possa avere ripercussioni. Quindi nè dimissioni, nè rimpasti. «Quando si parla di salute pubblica bisogna affidarsi solo alla scienza e a chi ha competenze riconosciute», insiste quasi in solitaria Ronzulli, che trova invece una sponda nelle opposizioni. Davide Faraone, vicepresidente di Iv, spiega che quella di Schillaci è stata «una scelta di buon senso e di rispetto per la scienza che Lollobrigida trasforma nell’ennesima crociata da bar sport. Lui riesce sempre a regalarci una perla. Peccato - conclude Faraone - che non sia cabaret. È il governo».
Per Angelo Bonelli, deputato di Avs e co-portavoce di Europa verde, le parole di Salvini contro Schillaci dimostrano «come il leader della Lega continui a usare la scienza come terreno di battaglia ideologica, senza alcun rispetto per le competenze e per la salute dei cittadini. Dovremmo forse tornare agli stregoni, ai santoni e alle cure fai-da-te?». «Caro Salvini, caro Lollobrigida, il primato della scienza questa volta cerca di spiegarvelo uno del vostro governo, medico e ministro. È la ricerca che aiuta l’umanità a difendersi e a proteggere i più fragili. Non sono solo poltrone per gli amici, fatevene una ragione», scrive su X Chiara Braga, capogruppo Pd alla Camera.
«Per qualche voto no vax, barattano la vita di tutti», denuncia Marco Furfaro, responsabile Welfare nella segreteria nazionale del Pd, a cui si allinea il presidente dei senatori dem, Francesco Boccia: «A destra continua il vergognoso feeling con i no vax», mostrando lo scontro tra «la sacrosanta e corretta scelta del ministro Schillaci e la cultura retrograda e antiscientifica che alberga nel governo del nostro Paese».

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