venerdì 17 marzo 2017
Il rialzo della temperatura ha provocato il distacco della massa nevosa a tremila metri di quota. Due le vittime, mentre una terza persona è rimasta illesa. Il Soccorso alpino: già 28 vittime
Valanga travolge scialpinisti in Valmalenco: due morti
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Due scialpinisti sono morti in Valmalenco (Sondrio), travolti da una valanga mentre stavano scendendo dalla zona del Pizzo Sella. Le vitime sono un 43enne di Caspoggio e un 53enne di Teglio. Un terzo uomo, di Chiesa Valmalenco, è stato investito soltanto marginalmente, rimanendo illeso. La massa nevosa, con un fronte di una cinquantina di metri, una lunghezza di oltre trecento e uno spessore di circa un metro, si è staccata da oltre tremila metri di quota, travolgendo il gruppo di scialpinisti. Le due vittime sono state spinte lungo il pendio dalla neve, in una zona molto impervia, caratterizzata da salti di roccia, che non hanno lasciato scampo. Nella ricerca dei corpi, uno recuperato grazie al dispositivo Artva e l'altro da parte dell'unità cinofila, sono stati impiegati i tecnici del Soccorso alpino della VII Delegazione lombarda, tre unità cinofile, il Soccorso alpino della Guardia di Finanza, i Carabinieri, i Vigili del fuoco e tre elicotteri.

«Anno molto delicato: prudenza»

Con queste due vittime, sale a 28 il numero dei morti in montagna nel 2017, in crescita rispetto allo stesso periodo dell'anno scorso. «Anche se abbiamo avuto meno neve - commenta Walter Milan, responsabile della comunicazione del Soccorso alpino - l'inverno secco e le temperature sopra la media hanno favorito il formarsi di pericolosi piani di scivolamento della neve. Chi affronta la montagna in queste condizioni deve prestare maggiore attenzione e consultare sempre i bollettini valanghe. Soprattutto, se necessario, bisogna sapere anche rinunciare».

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