giovedì 5 luglio 2018
La titolare del ministero della Salute conferma: per la prima iscrizione sufficiente entro il 10 luglio una dichiarazione sostitutiva di avvenuta vaccinazione. Annunciati controlli a campione
La ministra Grillo: basta una autocertificazione, poi riforma parlamentare
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Ora una circolare congiunta tra i dicasteri della Salute e dell'Istruzione: obiettivo, la «semplificazione degli adempimenti amministrativi» dei genitori che devono vaccinare i figli. Poi sarà un disegno di legge di M5s e Lega a rivedere tutta la materia, a partire dall'obbligo e dal numero di vaccini da somministrare. A un anno dall'introduzione dell'obbligo vaccinale - che ha portato a una crescita evidente della copertura, anche se non ancora ai livelli ottimali - la ministra della Salute Giulia Grillo e il collega all'Istruzione Marco Bussetti annunciano una circolare ministeriale che, affermano, «è un grande atto di tolleranza burocratica». Una semplificazione motivata, secondo gli esponenti grillini del governo, proprio dal «trend in aumento sulle coperture vaccinali». «La transizione all'obbligo è stata troppo rapida - dice la ministra della Salute - e ha sollevato dubbi del tutto legittimi tra i cittadini»: sull'età di somministrazione, tre mesi, e sul numero di quelli obbligatori, dieci, esemplifica Giulia Grillo. «I dubbbi dei cittadini vano sciolti con un'adeguata informazione», aggiunge, affermando che «solo una piccolissima parte della popolazione resterà sulle sue posizioni ideologiche e filosofiche», ovvero i No Vax

«I bambini che frequentano la scuola dell'obbligo che non sono al primo anno sostanzialmente non devono fare nulla. Mentre per quanto riguarda la prima iscrizione devono autocertificare che si sono vaccinati. Il termine del 10 luglio non diventa un termine perentorio», spiega dunque la ministra della Salute. Affidato a successivi non specificati «controlli a campione» la veridicità delle autocertificazioni, che, se false, esporrebbero i responsabili a sanzioni amministrative e penali. Durante la conferenza stampa nella sede ministeriali di Lungotevere Ripa Giulia Grillo ha rivelato - rispondendo a una domanda sulla scelta di vaccinare se fosse stata madre - di essere in attesa di un figlio e di essere intenzionata a vaccinarlo.

Nessuna dichiarazione sull'indirizzo che prenderà la riforma della legge Lorenzin, che la ministra Grillo annuncia verrà depositato da M5s e Lega: «Spetta al Parlamento» dice Giulia Grillo, rimandando ai legislatori la decisione «sull'obbligo e sul numero di vaccini». A differenza del ministro dell'Interno Matteo Salvini, che il 22 giugno aveva definito «inutili dieci vaccini obbligatori e in parecchi casi pericolosi se non dannosi». «Salvini non ritiene dannosi i vaccini se ha fatto vaccinare i suoi due figli», commenta la ministra Grillo. A conferma della delicatezza del tema, il clima della conferenza stampa, durata un'ora, che ha lasciato inevase molte domande, visto il tempo insufficiente dedicato ai quesiti dei giornalisti. Ad approfittare dell'incontro anche l'intervento di due esponenti di area No Vax, peraltro censurati dal ministro Grillo.

Durante l'incontro sono stati anche annunciati un decreto di prossima emanazione per l'avvìo di una Anagrafe nazionale sui vaccini che dovrà acquisire i dati sulle coperture vaccinali, gestire a livello centrale la comunicazione tra le Regioni sui vaccini in caso di mobilità sul teritorio. Verrà attivato infine anche un Tavolo ministeriale di esperti indipendenti per sostenere la pianificazione e predisporre gli strumenti per «affrontare la diffidenza vaccinale» e verificare cointroindicazioni, obiettivi, interventi.




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