mercoledì 28 novembre 2018
È successo nella notte a Monte San Savino, dove il titolare di una rivendita di gomme, ha sparato a un moldavo. L'imprenditore dormiva in negozio, dopo aver subito 38 furti in pochi mesi
Fredy Pacini (Ansa)

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Eccesso di legittima difesa: questo il reato per cui è indagato Fredy Pacini, il gommista 57enne che questa notte a Monte San Savino, in provincia di Arezzo, ha sparato colpendo a una gamba e alla coscia un moldavo di 29 anni, poi deceduto, che era entrato con un complice nella sua officina, dopo aver spaccato una vetrata con una mazza, poi ritrovata dai carabinieri. L'uomo avrebbe raccontato al pm Andrea Clausani di essersi svegliato per i rumori e di aver sparato d'istinto due o tre colpi di pistola. Il 29enne moldavo si è poi accasciato nel cortile dell'azienda. L'altro malvivente è riuscito a fuggire.

Sul fatto è intervenuto anche il ministro dell'Interno, Matteo Salvini: «Sto con il commerciante», ha detto, annunciando che «presto approderà in Parlamento la legge sulla legittima difesa».

«Aveva subito 38 furti, esasperato dormiva in ditta e si è trattato di legittima difesa dopo un tentativo di furto», ha raccontato la legale del commerciante indagato, l'avvocata Alessandra Cheli. La legale ha mostrato anche il giornale che a marzo scorso aveva pubblicato l'intervista nella quale Pacini raccontava di dormire da 4 anni in ditta a causa dei 38 furti, riusciti o tentati. «Un imprenditore e un uomo lasciato solo dalle istituzioni», dicono in un bar vicino all'azienda. Non è escluso che i ladri, come successo altre volte, volessero le costose bici da corsa di cui Fredy Pacini è rivenditore autorizzato.

Al suo ritorno in azienda, questa mattina, Fredy Pacini è stato accolto con applausi e tanti "bravo, bravo" da parte di amici e
conoscenti davanti alla sua azienda.

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