martedì 10 aprile 2018
Trenitalia ferma la circolazione sulla linea Macerata-Civitanova, poi la riattiva. Ingv: possibile che la sequenza duri ancora. Scuole chiuse. Il capo della Protezione Civile atteso nelle Marche
Marche: scossa di 4.7, nessun ferito. Crollato campanile a Muccia
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Una scossa di terremoto di magnitudo 4.7 è stata registrata alle 5:11 con epicentro a 2 km da Muccia, in provincia di Macerata, ed ipocentro a 9 km di profondità. Lo riporta l'Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia (Ingv). Oltre che nelle Marche, la scossa è stata chiaramente avvertita anche in Umbria. La Protezione civile è in contatto con i sindaci delle zone terremotate che al momento non hanno segnalato danni. Alcune famiglie sono sfollate per precauzione.

Crollato piccolo campanile chiesa Muccia. La scossa di terremoto di magnitudo 4.7 avvenuta alle 5:11 con epicentro a 2 km da Muccia (Macerata) 'ha fatto crollare il piccolo campanile della Chiesa del '600 Santa Maria di Varano'. Lo riferisce il sindaco Mario Baroni. Ora sono in corso accertamenti, spiega il primo cittadino, per verificare se vi siano ulteriori danni sulle poche case rimaste agibili in paese: su 920 abitanti, 550 sono sistemati nelle soluzione abitative di emergenza, 120-130 persone stanno in case agibili e il resto è in sistemazione autonoma o da parenti.


Oltre 10 repliche sono state registrate finora dopo il terremoto di magnitudo 4.7 avvenuto stamani con epicentro a Muccia, nel Maceratese, tra cui due di magnitudo 3.5 alle 5:46 e alle 6:03. Quest'ultima, secondo i dati dell'Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia (Ingv), ha avuto ipocentro a 2 km da Pieve Torina (Macerata). Il sindaco di questo Comune, Alessandro Gentilucci, ha parlato di "notevoli ulteriori danni" ma nessun ferito. "La popolazione è molto provata. Si ricomincia con i sopralluoghi per verificare che la tenuta statica degli edifici sia adeguata. Siamo in giro da stamani - conclude Gentilucci - con l'auto della protezione civile per verificare i danni". Le scuole a Pieve Torina sono precauzionalmente chiuse oggi.

La sala Situazione Italia del Dipartimento della Protezione civile è in costante contatto con le strutture regionali dopo il terremoto di stanotte nelle Marche.

Ingv, possibile che sequenza duri ancora.
È probabilmente destinata proseguire la sequenza che si è attivata il 24 agosto 2016 nell'Italia centrale e che oggi ha portato al terremoto di magnitudo 4,6 nelle Marche. "È normale che una sequenza che ha mobilitato un volume così grande duri a lungo", ha osservato il presidente dell'Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (Ingv), Carlo Doglioni. "Per una sequenza che ha mobilizzato un volume più piccolo, come quella legata al terremoto de L'Aquila del 2009, sono stati necessari tre anni per tornare a un'attività con valori confrontabili a quelli precedenti all'evento. E' quindi possibile che la sequenza che si è attivata nell'agosto 2016 duri ancora non meno di un anno. Dai primi di marzo la sismicità è aumentata superando in un caso 100 eventi in un giorno e salendo ad aprile anche sopra i 140 eventi al giorno.

Riattivata la linea Civitanova Marche-Macerata. Trenitalia dopo la sospensione a scopo precauzionale la circolazione lungo la linea interna Civitanova Marche-Macerata è stata riattivata. Per la tratta ferroviaria tra Macerata-Albacina Trenitalia prevede la riattivazione della circolazione dopo le 9.30.

Le sequenze sismiche dal 1980 a oggi

La sequenza sismica in atto, cominciata il 24 agosto 2016, ha generato da allora più di 85.000 terremoti ed è la più recente delle tante registrate a partire dal novembre 1980, quando la terra ha tremato in Irpinia. «Allora nell'arco di 40 secondi erano avvenuti tre eventi su altrettanti segmenti», ha detto il presidente dell'Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (Ingv), Carlo Doglioni. Quella dell'Irpinia è stata la sequenza nella quale i terremoti sono avvenuti negli intervalli più ravvicinati.

Era il 23 novembre 1980 quando al primo terremoto di magnitudo 6,5 sono seguiti almeno altri due terremoti di magnitudo confrontabile, a distanza di 20 secondi l'uno dall'altro, percepiti come un'unica scossa. Questa successione è stata notata solo a distanza di tempo perché allora non c'erano strumenti che permettessero di analizzare terremoti così ravvicinati.

Il 7 maggio 1984 è stata la volta delle sequenza della Val Comino, tra Lazio e Abruzzo, con il primo terremoto di magnitudo 5,9 seguito l'11 maggio da uno di magnitudo 5,5.

Il 26 settembre 1997 in Umbria, a Colfiorito, il terremoto di magnitudo 5,8 avvenuto in piena notte, alle 2:3, è stato seguito a nove ore di distanza da un sisma di magnitudo 6,1.
Il 31 ottobre in Molise, a San Giuliano di Puglia, il terremoto di magnitudo 5,7 avvenuto alle 11,32 del mattino ha provocato il crollo della scuola nel quale sono morti 27 bambini e un'insegnante; a poco più di 24 ore di distanza, alle 16:09 del primo novembre, è stato seguito da un'altra scossa di magnitudo 5,7.

Il 24 agosto 2016 ad aprire la sequenza in Italia centrale era stato il terremoto di magnitudo 6,0 avvenuto alle 3.36, seguito alle 4.32 da una scossa di magnitudo 5,1 e un minuto più tardi da una scossa di magnitudo 5,4.
Alle 17.10 del 26 ottobre nella stessa zona è avvenuto un terremoto di magnitudo 5,4, seguito alle 19.18 da un sima di magnitudo 5,9 e, alle 6.40 del 30 ottobre, da un altro terremoto di magnitudo 6,5.


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