martedì 8 dicembre 2020
Quattro anni dopo, torna a suonare la campana della Torre civica. Il commissario Legnini: "Il 2021 ci sarà la svolta, grazie alle nuove procedure e alle nuove risorse"
I monaci benedettini di Norcia, Brunello Cucinelli e il sindaco di Norcia Nicola Alemanno davanti alla Torre civica appena restaurata

I monaci benedettini di Norcia, Brunello Cucinelli e il sindaco di Norcia Nicola Alemanno davanti alla Torre civica appena restaurata - -

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Fin qui, dopo quattro anni dal terremoto che sbranò Abruzzo, Lazio, Umbria e Marche, la ricostruzione ha segnato il passo. Ma “ci sono tutti i presupposti affinché in primavera la ricostruzione possa finalmente decollare”, dice il premier Giuseppe Conte. E aggiunge: “Siamo fiduciosi che nel 2021 il Centro Italia che possa essere uno dei più grandi cantieri d’Europa". Più o meno la stessa previsione di Giovanni Legnini, commissario straordinario per la ricostruzione delle aree colpite dal terremoto del 2016 e del 2017: “Sono cautamente fiducioso che il prossimo anno, con le nuove procedure e le nuove risorse, sarà quello del decollo definitivo del processo di ricostruzione”.

E Avvenire lo scriveva neanche un mese e mezzo fa: dopo le scosse, una calma piatta che dura da 1.460 giorni. Dal sisma del 30 ottobre 2016 in Umbria, che ieri ha vissuto il suo quarto anniversario, non è cambiato nulla: quattro governi di diversi colori ed altrettanti commissari, ma di ricostruzione nemmeno l’ombra. Non solo: a Norcia, ma anche altrove, gran parte delle macerie sono ancora tutte lì.

Poco fa intanto è tornata a risuonare la grande campana della Torre civica del palazzo comunale di Norcia, appena restaurato. Il primo cantiere pubblico a essere completato, grazie al finanziamento dell'imprenditore del cashmere Brunello Cucinelli, con il contributo di Marc Benioff. Una cerimonia che ha visto partecipare in remoto o con un saluto in video appunto il premier Conte, il ministro dei Beni culturali Dario Franceschini, la governatrice umbra Donatella Tesei, il commissario Legnini, Antonio Tajani, vicepresidente di Fi e titolare di una donazione personale per il restauro della campana della Torre civica.

C'era anche Paolo Iannelli, sovrintendente speciale per il sisma, che ha aggiunto carne al fuoco del prossimo anno, durante il quale - ha annunciato - “sicuramente riusciremo a vedere azioni operative nella Basilica di San Benedetto”, andata interamente distrutta, a parte la facciata, con le scosse del 2016 e 2017. Per la messa in sicurezza e il restauro della quale “sono già stati spesi due milioni e mezzo di euro” - ha ricordato - e altri cinque arriveranno dall'Eni.

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