lunedì 12 marzo 2018
Tra i 150 candidati che avevano sottoscritto l'appello della campagna "Mettiamoci in gioco", 31 sono stati eletti: 16 nel Centrosinistra, 13 del Movimento Cinque Stelle e 2 del Centrodestra
Un giovane alle slot machine. Foto dell'archivio Boato

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Hanno preso l'impegno di dare all'Italia una legge che regoli rigorosamente il gioco d'azzardo. Tra i 150 candidati che avevano sottoscritto l'appello della campagna "Mettiamoci in gioco", 31 sono stati eletti: 16 sono del Centrosinistra, 13 del Movimento 5 Stelle e due del Centrodestra. "Mi auguro che come primo passo ricostituiscano l'intergruppo parlamentare sui temi del gioco d'azzardo della scorsa legislatura", afferma don Armando Zappolini, portavoce della campagna, alla quale aderiscono oltre 30 associazioni ed enti del terzo settore.

Nell'appello sottoscritto dai neo parlamentari, sono indicati anche i quattro punti cardini della proposta di legge: divieto assoluto della pubblicità; riduzione di un terzo dell'offerta complessiva del gioco; diritto di Regioni ed Enti locali a regolamentare l'offerta del gioco d'azzardo sul proprio territorio; più risorse per la cura e l'assistenza gratuite alle persone affette da disturbo da gioco d'azzardo.

"Dopo l'appello abbiamo anche predisposto una vera e propria proposta di legge articolata - racconta don Armando -. La presenteremo appena possibile ai parlamentari".

Tra i 31 eletti ce sono sette che già facevano parte dell'intergruppo parlamentare sul gioco d'azzardo (in tutto erano 120): Paola Binetti (Centrodestra), Laura Cantini, Elena Carnevali, Antonella Incerti, Vanna Iori, Ernesto Magorno e Lia Quartapelle (Centrosinistra). "Il fatto che ci siano onorevoli e senatori sensibili a questo tema in tutti gli schieramenti è un fatto positivo -aggiunge don Armando -. Nella passata legislatura si sono fatti passi in avanti. Non si parte da zero". (Redattore Sociale)

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