giovedì 11 maggio 2017
Il supermercato solidale, il più grande della metropoli, e che avrà tessere a punti per pagare cibo e prodotti, si prefigge di aiutare fino a 150 nuclei
Le casse del supermercato solidale

Le casse del supermercato solidale

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Apre a Milano il primo supermercato solidale in centro, dove chi è in difficoltà economica può fare la spesa gratuitamente. Si chiama SoliDando, è in via Calatafimi 10 e a gestirlo è l’associazione iBVA (istituto Beata Vergine Addolorata), da anni attiva con un centro multiservizi che aiuta minori e famiglie in disagio sociale ed economico. È a tutti gli effetti un normale supermercato: sugli scaffali si trovano condimenti, pasta, legumi, cibi per neonati, frutta e verdura. È alla cassa che le operazioni sono diverse. Non c’è nessuno scambio di denaro. Chi ha accesso all’emporio ha una tessera a punti, a ogni prodotto infatti sono abbinati dei punti che vengono scalati di volta in volta dalla tessera.

Come si entra a SoliDando? Si deve passare da FareCentro. lo sportello di ascolto e accompagnamento di iBVA, che con un colloquio verifica le condizioni socio-economiche delle famiglie richiedenti. «Si basa sulla certificazione Isee e sulla composizione del nucleo familiare – spiega il direttore di iBVA Agostino Frigerio – sono famiglie segnalate da parrocchie e associazioni del territorio" oppure che sono già note all’associazione. «Per ora abbiamo distribuito 60 tessere –, prosegue Frigerio – stimiamo che in un anno riusciremo ad aiutare 150 nuclei, ovvero 560 persone, ma speriamo di allargare il giro con più aiuti». Le risorse vengono dalle donazioni ma anche da altre realtà del territorio che sostengono il progetto. Sono infatti molti i soggetti che hanno aiutato iBVA a dare vita all’emporio. Alcuni gruppi della grande distribuzione organizzata hanno fornito scaffali, casse e frigoriferi e che si impegnano con i rifornimenti di una parte dei prodotti ogni settimana (la restante la fa iBVA a prezzi agevolati). Anche Confcommercio sensibilizzerà le categorie associate per la raccolta di alimenti. Mentre il comune di Milano «vuole offrire la sua collaborazione indicando famiglie bisognose – puntualizza l’assessore al Welfare Pierfrancesco Majorino – e poi faremo in modo che prolifichino queste iniziative».

La tessera ha una durata di 4 mesi, trascorsi i quali è possibile il rinnovo, valutato in base all’eventuale mutata condizione dei beneficiari. Se ci sono minori di 36 mesi viene rilasciata una tessera infanzia per acquistare prodotti specifici. «Chi entra nel circuito della povertà, difficilmente ne esce da solo», nota Frigerio. La spesa solidale è risposta concreta «al bisogno alimentare che in molti si trovano ad affrontare in questo momento di crisi». A Milano, secondo stime Caritas, la domanda di aiuto alimentare nelle parrocchie è cresciuta dal 2008 a oggi del 30%. «In città non si muore di fame, ma c’è un problema serio di reddito», conclude il presidente della cooperativa I.E.S. (impresa Etica Sociale), don Massimo Mapelli, che a Cesano Boscone ha già avviato un’analoga esperienza di emporio, e che ha aiutato iBVA a far partire il suo progetto. Per don Mapelli, il mercato è anche un’occasione di crescita per gli assistiti aiutati a compiere scelte per soddisfare bisogni veri.SoliDando è aperto due giorni la settimana, martedì e venerdì dalle 9 alle 13. Oggi pomeriggio alle 18.30 ci sarà la festa di inaugurazione.

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