mercoledì 27 novembre 2019
Scoperta "montagna fantasma" in un'area di 12mila mq: rifiuti di ogni tipo vicino a un torrente e a un eremo. Gravemente modificata la morfologia del territorio. Indagati i titolari di una ditta
Un camion scarica rifiuti speciali nella discaruca abusiva di Gravitelli, nel Comune di Messina

Un camion scarica rifiuti speciali nella discaruca abusiva di Gravitelli, nel Comune di Messina

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Oggetti di plastica e vetroresina, residui edilizi, tubazioni, frammenti di asfalto, vecchi pneumatici, pezzi di polistirolo ed altro materiale di scarto erano coperti da un enorme cumulo di terra derivante da attività di sbancamento. Rifiuti speciali di ogni tipo erano nascosti nella "montagna fantasma" sequestrata all'alba di oggi dalla guardia di Finanza di Messina e Palermo. La maxi discarica abusiva a cielo aperto è stata scoperta in località Gravitelli, alla periferia della città dello Stretto, in un'area di 12mila metri quadrati vicino a un torrente e a un eremo cinquecentesco. Due persone, padre e figlio, di 53 anni e 32 anni, titolari di una ditta di movimento terra, sono stati denunciati "per aver illecitamente sversato una quantità smisurata di rifiuti speciali modificando gravemente la morfologia del territorio con conseguenti pericoli di dissesto idrogeologico". I due congiunti, imparentati con un noto boss della zona (ora collaboratore di giustizia) sono indagati insieme a "terzi fiancheggiatori" anche per altri reati. L'ipotesi degli inquirenti è che dietro a questa attività di smaltimento avvenuta "senza alcuna autorizzazione" vi sia dunque la mano di locali cosche mafiose.

Le Fiamme gialle hanno anche sequestrato nel sito diversi camion, pale meccaniche e scavatori utilizzati per trasportare, scaricare e occultare i rifiuti, che venivano prelevati da diversi cantieri edili del comprensorio messinese. In particolare, gli investigatori hanno accertato come numerose e importanti imprese edili – impegnate in opere di costruzione o ristrutturazione di complessi residenziali, centri commerciali, cliniche private, centri benessere, opere di riqualificazione del territorio (anche connesse all’eliminazione delle baracche presenti ai margini della città di Messina) – abbiano scelto la più comoda ed economica (ma illegale) modalità di smaltimento dei relativi rifiuti. Ecocriminali con un preciso piano di affari che oltre a distruggere l'ambiente ha creato seri pericoli alla salute dei cittadini.


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