giovedì 28 maggio 2020
Le linee guide del Comitato tecnico scientifico approvate dal governo: distanziamento, orari di ingresso differenziati, presenza dei genitori nell'edificio ridotta al minimo / IL DOCUMENTO
Si lavora per la riapertura in sicurezza delle scuole

Si lavora per la riapertura in sicurezza delle scuole - Ansa

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Tornare a scuola in presenza, ma anche e soprattutto in piena sicurezza. È questo l'obiettivo del Governo e del Ministero dell'Istruzione, che ha ricevuto oggi dal Comitato tecnico-scientifico istituito per l'emergenza coronavirus il documento con le misure per il rientro a settembre. Tra le indicazioni, il distanziamento di un metro e le modalità di ingresso, con un divieto di entrare a scuola con la temperatura a 37,5 gradi. Per la ministra Azzolina, il "documento è la cornice in cui inserire il piano complessivo di riapertura".

QUI IL TESTO COMPLETO DEL DOCUMENTO

All'ingresso della scuola non sarà necessaria la rilevazione della temperatura corporea. Ma chiunque avrà una sintomatologia respiratoria o temperatura superiore a 37,5 dovrà restare a casa. Sarà importante rispettare, da parte di tutti, questa regola, per ridurre le possibilità di contagio.

Ciascuna realtà scolastica procederà a una mappatura e riorganizzazione dei propri spazi in rapporto al numero di alunni e alla consistenza del personale con l'obiettivo di garantire quanto più possibile la didattica in presenza, anche avvalendosi di spazi in più grazie a collaborazioni con i territori e gli Enti locali.

Prima della riapertura della scuola sarà prevista una pulizia approfondita di tutti gli spazi. Le pulizie, poi, dovranno essere effettuate quotidianamente. Saranno resi disponibili dispenser con prodotti igienizzanti in più punti della scuola. Sarà necessario indossare la mascherina. Gli alunni sopra i 6 anni dovranno portarla per tutto il periodo di permanenza nei locali scolastici, fatte salve le dovute eccezioni, ad esempio quando si fa attività fisica, durante il pasto o le interrogazioni, come già accadrà per gli Esami di Stato del II ciclo.

Gli alunni della scuola dell'infanzia non dovranno indossare la mascherina, come previsto per i minori di 6 anni di età. Non sono necessari ulteriori dispositivi di protezione. Potranno essere organizzate apposite esercitazioni per tutto il personale della scuola, per prendere dimestichezza con le misure previste.

Il consumo del pasto a scuola va assolutamente preservato, spiega il documento, ma sempre garantendo il distanziamento attraverso la gestione degli spazi, dei tempi (turni) di fruizione e, in forma residuale, anche attraverso l'eventuale fornitura del pasto in "lunch box" per il consumo in classe.

Andranno limitati gli assembramenti nelle aree comuni. Saranno valorizzati gli spazi esterni per lo svolgimento della ricreazione, delle attività motorie o per programmate attività didattiche.

La presenza dei genitori nei locali della scuola dovrà essere ridotta al minimo. Sempre per evitare il rischio assembramento,
saranno privilegiati tutti i possibili accorgimenti organizzativi per differenziare l'ingresso e l'uscita delle studentesse e degli studenti, attraverso lo scaglionamento orario o rendendo disponibili tutte le vie di accesso dell'edificio scolastico.

Approvato in Senato il Decreto scuola

Approvato in Senato il decreto scuola, che disciplina l'esame di Terza media e di Maturità, la valutazione finale degli alunni, la conclusione dell'anno scolastico in corso e l'avvio del prossimo, oltre al concorso straordinario per 32mila insegnanti di scuola media e superiore. Il testo, approvato con voto di fiducia (148 a favore e 77 contrari) ora passa alla Camera, che lo dovrà convertire definitivamente in legge entro il 7 giugno.

«Testo migliorato»

«Il testo è stato migliorato in Senato - commenta la ministra dell'Istruzione, Lucia Azzolina -. Siamo al lavoro per consentire gli Esami di Stato del secondo ciclo in presenza e in sicurezza. Da oggi è attivo l’help desk per fornire ogni supporto alle istituzioni scolastiche».

Maturità: allarme presidenti

Su questo fronte, però, arriva l'allarme dell'Associazione nazionale presidi di Roma e del Lazio. A venti giorni dalla Maturità, che si svolgerà in presenza, secondo il presidente Mario Rusconi, «manca il 40% dei presidenti di commissione in Lombardia, il 30% nel Lazio, il 25% in Toscana e il 20% in Piemonte». Una situazione già manifestatasi gli anni scorsi, ma quest'anno diventata una vera e propria emergenza. «La platea di chi non ha aderito è incredibilmente più grande», conferma Rusconi. Ora toccherà agli Uffici scolastici regionali procedere alle nomine d'ufficio, alle quali gli insegnanti non potranno sottrarsi, a meno che non presentino certificato medico.

Settembre alle porte

«Lavoriamo già anche all’avvio del prossimo anno scolastico, sia sotto il profilo amministrativo, con la digitalizzazione delle graduatorie per le supplenze e anche delle immissioni in ruolo, sia sotto il profilo organizzativo - prosegue la ministra Azzolina -. In tal senso, forniremo a breve alle scuole le regole per poter avviare l’anno in piena sicurezza dal punto di vista sanitario e con indicazioni anche sotto il profilo didattico. Vogliamo riportare a scuola i nostri studenti e farlo al meglio».

Niente voti alle elementari e più tutele ai disabili

Il decreto prevede l'abolizione dei voti numerici alle elementari, sostituiti dai giudizi descrittivi e introduce nuove tutele per gli alunni disabili. Accogliendo un emendamento proposto dal senatore Davide Faraone (Italia Viva), il Senato ha introdotto la possibilità della «reiscrizione dell'alunno al medesimo anno di corso frequentato quest'anno», da parte del preside, sulla base di «specifiche e motiovate richieste da parte delle famiglie». Questo, si legge in una nota del Ministero, «consentirà di recuperare il mancato conseguimento degli obiettivi didattici e inclusivi per l'autonomia, stabiliti nel Piano educativo individualizzato. Una misura a favore degli studenti con disabilità e della loro reale inclusione».

Edilizia scolastica: poteri speciali ai sindaci

Per velocizzare l'apertura dei cantieri scolastici, fino al 31 dicembre i sindaci e i presidenti delle Province e delle Città metropolitane, potranno operare con poteri commissariali, garantendo così che gli interventi possano svolgersi in tempo utile per l'avvio del prossimo anno scolastico.

Via al concorso straordinario per 32mila insegnanti

Il decreto stabilisce anche le modalità di organizzazione del concorso straordinario per 32mila insegnanti di scuola secondaria di primo e secondo grado. La prova, che si svolgerà «non appena le condizioni epidemiologiche lo consentiranno», non sarà più con quiz a crocette ma si baserà su quesiti a risposta aperta. Sul punto, però, resta la ferma opposizione dei sindacati della scuola, che hanno proclamato lo stato di agitazione, chiedendo l'assunzione, dal 1° settembre, per soli titoli, dei precari con almeno tre anni di servizio.

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