sabato 19 agosto 2017
Don Mosé Zerai tra i relatori denuncia la criminalizzazione della solidarietà verso lo straniero.
L'incontro sui migranti durante la festa di Avvenire a Sanremo-Ventimiglia (Foto Roberto Pecoraro)

L'incontro sui migranti durante la festa di Avvenire a Sanremo-Ventimiglia (Foto Roberto Pecoraro)

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"Come sacerdote opero per la giustizia e sono sereno riguardo alle indagini del magistrato perché ho sempre operato con
correttezza. Quello che mi preoccupa
è la criminalizzazione della solidarietà verso lo straniero". Una vita spesa "a dar voce a chi non ha voce", quella di don Mosé Zerai, coordinatore europeo delle comunità cattoliche eritree e cappellano della comunità cattolica eritrei in Svizzera. Lui, punto di riferimento di tanti migranti in fuga dagli orrori della dittatura e in pericolo in Libia e nel Mediterraneo, ha scelto la prima Festa di Avvenire di Ventimiglia e Sanremo per la sua prima uscita pubblica dopo essere stato indagato nell'inchiesta della procura di Trapani sulla nave Iuventa dell Ong tedesca Jugend rettet.

"L'Europa scarica la frustrazione della crisi di solidarietà fra i suoi stati sui migranti e su chi tenta di aiutarli, mi preoccupa la campagna di calunnia nei miei confronti e di quelle di tutte le ong" ha detto don Mosé di fronte a un pubblico attento e commosso ieri sera, 18 agosto, presso il Chiostro di Sant'Agostino a Ventimiglia.

Due le tavole rotonde, la seconda stasera 19 agosto a Sanremo, che hanno portato il dibattito sui temi cruciali dell'immigrazione e della famiglia in occasione della prima Festa di Avvenire nella Riviera di Ponente. Fortemente voluta dal vescovo monsignor Antonio Suetta, la manifestazione dal titolo "Accogliere è riscoprire" organizzata dalla Diocesi di Ventimiglia e Sanremo in collaborazione con la direzione del quotidiano Avvenire, ha avuto anche due appuntamenti pomeridiani per i bambini dedicati a Popotus, l'inserto bisettimanale per ragazzi, che, hanno ascoltato le favole per la pace di Oreste Castagna di Rai YoYo con la moglie Benedetta. La quale, originaria della Nigeria, ha raccontato ieri la sua Odissea di migrante attraverso l'Africa nelle mani dei trafficanti di vite umane.

"Migranti e famiglia sono due temi cruciali anche per la nostra diocesi - ha spiegato il vescovo Suetta -. Siamo immersi in una marea di comunicazioni confuse o sensazionalistiche, per questo è importante uno strumento al servizio della verità come il quotidiano cattolico Avvenire". Un quotidiano che mette al centro le storie delle persone e dei nuovi italiani, ricche di forza e bellezza, come quella di Abdoulaye Mbodj, primo avvocato senegalese del Foro di Milano, che grazie ai sacrifici del padre immigrato senegalese, protagonista del romanzo-verità "Il sogno di un venditore di accendini" di Francesca Fialdini, ha potuto studiare ed affermarsi come pure la sorella ingegnere. "Mio padre è il mio eroe, perché ha fatto crescere la sua famiglia con

onestà e seguendo le regole, senza espedienti" ha detto Mbodj oggi cittadino italiano, dicendosi favorevole allo "ius culturae" proprio perché il suo cammino di integrazione è partito dalla scuola italiana.

"Noi dell'accoglienza siamo per la legalità - ha aggiunto il direttore Tarquinio - Perché solo con regole certe si può dare una risposta dignitosa alle aspettative di chi fugge da guerre, persecuzioni religiose e dalla povertà dovuta ai mutamenti climatici. Una
questione, quella della migrazione, che si intreccia con quella della famiglia, mentre il divario fra ricchezza e povert
à si fa sempre più ampio. Noi lavoriamo per una società più accogliente nel suo complesso".

Ed è stato proprio questo il tema della seconda tavola rotonda, questa sera, presso l'Oratorio dell'Immacolata a Sanremo. Roberto Petrini, inviato speciale della redazione economica di Repubblica, ha delineato un ritratto chiaro ed esaustivo delle questioni fiscali relative alla famiglia in Italia, "dove c'è una confusione e una sovrapposizione di bonus e altre misure fiscali. Bisogna riordinare il settore tenendo conto di famiglia, figli e fasce povere. Il potenziamento della demografia significa potenziamento della crescita economica". Consapevole dell'enorme ritardo del Paese sulle politiche familiari, in vista delle prossime elezioni ma soprattutto nella manovra 2018, il Forum delle famiglie presieduto da Gigi De Paolo propone "un percorso che dia ossigeno ai nuclei numerosi e che nel giro di 5 anni introduca il fattore famiglia nel sistema fiscale italiano. Perché i giovani hanno voglia di famiglia".

Sull'importanza del ruolo delle madri nel sistema famiglia è intervenuta la giornalista Costanza Miriano, secondo la quale "la maternità non viene considerata nell'organizzazione del lavoro di oggi, mentre invece si dovrebbe dare valore alle madri: i figli
sono un fattore sociale".

Domattina, 20 agosto, la conclusione della Festa di Avvenire con la solenne concelebrazione eucaristica, alle ore 11 presso la concattedrale di San Siro a Sanremo, presieduta da monsignor Nunzio Galantino, segretario generale della Cei.

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