mercoledì 31 luglio 2019
Il direttore dell’azienda di Domusnovas: cercheremo di tutelare i posti di lavoro
Bombe Rwm Sospeso l’export per 18 mesi
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Si ferma la produzione di bombe. Gli stabilimenti sardi della Rwm a Domusnovas annunciano che per 18 mesi sarà bloccata la fabbricazione degli ordigni acquistati da Arabia Saudita ed Emirati Arabi Uniti per armare gli aerei che bombardano lo Yemen. Dopo la mozione del governo, approvata dalla Camera il 26 giugno, e dopo l’annuncio dell’11 luglio del vicepremier Luigi Di Maio, sembra arrivata a una positiva conclusione la lunga battaglia di associazioni e Ong.

La Rete italiana per il disarmo giudica «positivamente la decisione», ma allo stesso tempo chiede che quanto prima il governo «renda noti dettagli della decisione». L’annuncio è del direttore generale della Rwm Italia Spa, Fabio Sgarzi, che in una nota - «Comunicato a tutti i lavoratori » - informa della novità gli oltre 300 dipendenti attivi tra lo stabilimento nel Sulcis-Iglesiente, e quello di Ghedi, in provincia di Brescia. «Una decisione - scrive - non dovuta a scelte aziendali né al mercato e che va serenamente accettata nel rispetto delle Leggi dello Stato. Inizia oggi un periodo non semplice che richiede la collaborazione di tutti - dice - affinché l’azienda prosegua nella razionalizzazione degli investimenti strategici, mantenga la propria posizione di mercato e si faccia trovare pronta a riprendere al termine della sospensione».

Lo stop all’export verso l’Arabia Saudita - che costituiva la maggior commessa dell’azienda con circa 415 milioni di euro di contratto firmato nel 2016 - potrebbe avere conseguenze sul personale, avverte il direttore della Rwm: «I programmi di produzione degli stabilimenti di Domusnovas e Ghedi - scrive Fabio Sgarzi - saranno modificati per rispondere al meglio alle esigenze degli altri contratti acquisiti ed in fase di acquisizione. Mi adopererò al meglio - chiude il direttore generale insieme ai miei più stretti collaboratori e alla Rsu per dare continuità lavorativa al maggior numero possibile di lavoratori di Ghedi e Domusnovas sperando che questo periodo di transizione duri il meno possibile».

La decisione dell’azienda dovrebbe essere conseguenza di un atto formale dell’Uama, l’agenzia del ministero degli Esteri che autorizza le esportazioni di sistemi d’arma. Lo aveva annunciato lo stesso capo politico del M5s una ventina di giorni fa. «In Consiglio dei Ministri - aveva detto Luigi Di Maio - si è concluso l’iter che d’ora in poi dirà all’Autorità nazionale che si occupa di export di armamenti di bloccare qualsiasi contratto in essere o nuovo contratto che vede l’esportazione di bombe ad aria o missili o strutture di armamento che possano andare verso l’Arabia Saudita e gli Emirati Arabi ed essere utilizzate per il conflitto in Yemen».

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