sabato 21 gennaio 2017
Nove persone salvate, di cui tutti i bambini presenti nella struttura alberghiera. 23 sono i dispersi, al momento. Quattro persone sono state estratte vive nella notte. Le vittime sono 5 finora.
Nove persone già in salvo, 23 i dispersi e 5 le vittime
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Nove persone già salvate, 5 vittime e 23 dispersi è il bilancio provvisorio dei soccorritori che sono impegnati sotto la neve e le macerie all'Hotel Rigopiano a Farindola sommerso da una valanga mercoledì 18 gennaio.

Nella notte tra il 20 e il 21 gennaio i vigili del fuoco hanno salvato altre 4 persone tra quelle che erano rimaste bloccate dentro l’Hotel Rigopiano sul Gran Sasso. Sono due donne e due uomini. I corpi di due donne morte sono stati recuperati nella notte, e un altro corpo è stato estratto sabato mattina: i morti accertati ora sono cinque. Secondo la prefettura di Pescara i dispersi sono 23.

Chi sono i sopravvissuti

Il primo gruppo di sei sopravvissuti individuati si trovava nella zona dell'hotel con il bar e la sala biliardo: sono salvi grazie a una sacca d'ossigeno che si è creata e ai cinque metri di neve che hanno isolato la stanza dalle temperature sotto zero dell'esterno. Tra loro ci sono Adriana Parete, Gianfilippo e Ludovica Parete.

«Voglio i miei biscotti». È stata la prima richiesta di Ludovica, 6 anni, la figlia di Giampiero Parete, l'uomo di 38 anni che per primo aveva lanciato l'allarme dall'hotel di Rigopiano dopo la valanga del 18 gennaio. A riferire le parole della bambina è Quintino Marcella, amico e datore di lavoro di Giampiero, che ha parlato al telefono con lei.

«Non ci credevamo più, non ci speravamo più» ha aggiunto Adriana Parete ai soccorritori che l'hanno estratta viva dalle macerie insieme al figlio Gianfilippo.

Oltre alla famiglia Parete che è riuscita a salvarsi e a ritrovarsi all'ospedale di Pescara sono arrivati anche tutti i bambini dati inizialmente per dispersi: tra loro anche Samuel Di Michelangelo, i cui genitori sono ancora tra i dispersi, Edoardo Di Carlo, il piccolo purtroppo ha perso la mamma, Nadia Acconciamessa, mentre il papà Sebastiano è ancora tra i dispersi.


In salvo sono stati portati Vincenzo Forti, 25 anni, gestore di una pizzeria sul lungomare di Giulianova, in provincia di Teramo e la fidanzata Giorgia Galassi, 22 anni, studentessa e commessa. Sono una delle coppie che era ospite dell'albergo.

Ce l'ha fatta anche Giampaolo Matrone, 34enne romano titolare della pasticceria "La Deliziosa" di Monterotondo, mentre ancora non ci sono notizie sulla sua compagna di vita, Valentina Cicioni, originaria di Mentana, infermiera presso il Policlinico Gemelli di Roma. Avevano deciso di passare alcuni giorni di relax a Farindola, lasciando la loro bambina di 5 anni con i nonni a Monterotondo. L'uomo è ferito, ma le sue condizioni non desterebbero preoccupazioni.

Salvata nella notte anche Francesca Bronzi, 25 anni di Silvi Marina. Era all'albergo Rigopiano con il ragazzo Stefano Feniello, 27 anni, ma di lui non si hanno ancora notizie.


I vigili del fuoco hanno pubblicato il video del salvataggio dei tre bambini, tra cui la piccola Ludovica Parete, avvenuto venerdì 20 gennaio:




Chi sono le vittime della tragedia all'Hotel Rigopiano

Sale invece a 5 il numero dei morti: le squadre Usar dei vigili del fuoco hanno estratto dalle macerie e dalla neve il corpo di un uomo, che si aggiunge a quelli di due uomini e due donne.

Dopo Gabriele D'Angelo, il cameriere di 31 anni, Alessandro Giancaterino che lavorava al bar dell'albergo Rigopiano è stata identificata la terza vittima: si tratta di Nadia Acconciamessa, mamma del piccolo Edoardo Di Carlo, ricoverato in ospedale, e moglie di Sebastiano Di Carlo, ancora disperso. Lo ha confermato il direttore sanitario dell'ospedale di Pescara, Rossano DiLuzio, durante il bollettino sanitario.

Le altre due salme giunte all'obitorio di Pescara sono ancora oggetto di accertamento giudiziario per questo le generalità
dei deceduti non sono state rese note. Per la giornata di oggi sabato 21 gennaio non sono previsti altri arrivi all'ospedale del capoluogo.


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