martedì 14 aprile 2020
Tutti i giorni arrivano a Milano in treno, caricando biciclette e zaini delle consegne, per garantire pizze e sushi a domicilio. Molti non hanno neanche la mascherina. Interviene il Comune
Fattorini in bicicletta rientrano nell'hinterland con il Passante ferroviario dopo la giornata di consegne a Milano città

Fattorini in bicicletta rientrano nell'hinterland con il Passante ferroviario dopo la giornata di consegne a Milano città - Fermo immagine dal video pubblicato da Deliverance Milano su Facebook

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«Milano, un esercito di rider torna dopo una giornata di lavoro. Sono centinaia di ragazzi, migliaia, la maggior parte migranti che tutti i giorni prendono un treno suburbano per venire a lavorare in città, per poi fare ritorno nelle loro case, dopo il turno serale. Vengono dall’hinterland milanese per lo più, ma anche dalle province limitrofe di Bergamo, Monza e Brianza, Varese, Sondrio, Lecco».

È la didascalia ad un video che mostra molti rider, con lo zaino delle consegne sulle spalle e la bicicletta, uno a fianco all’altro, che attendono, unici passeggeri sulla banchina, un treno suburbano alla stazione milanese di Porta Garibaldi. Il video è stato pubblicato sulla pagina Facebook “Deliverance Milano”, un sindacato di fattorini che fanno le consegne di cibo a domicilio. Le immagini, secondo il sindacato dei fattorini, «parlano da sole: molti di loro non hanno nemmeno i dispositivi di protezione individuale, costretti a lavorare spesso al limite, al di sotto di ogni standard di salute e sicurezza, senza tutele e senza diritti».

Il sindacato invoca, poi, «risposte immediate e concrete da parte delle società di food delivery» e comunica di avere chiesto «un incontro tra le parti sociali. Chiediamo – si legge – che Assodelivery, Prefettura e le amministrazioni territoriali (Regione Lombardia e Comune di Milano) assicurino l’applicazione dei protocolli e che le nostre richieste, espresse nel documento “10 punti per un delivery al sicuro”, non cadano inascoltate». E ancora: «È proprio in un momento come questo di emergenza sanitaria nazionale e di allarme sociale generalizzato che decidiamo in che tipo di società intendiamo vivere: una società che lascia indietro gli ultimi scambiando sushi, pizza e patatine come un servizio essenziale, una coccola che qualcuno può concedersi ai danni di qualcun’altro o una società in cui le istituzioni sono in grado di garantire il benessere collettivo e la salvaguardia della salute pubblica?».

Il Comune di Milano distribuirà, gratuitamente ai rider della città i primi 1.000 kit di sicurezza contenenti 5 mascherine e 5 paia di guanti. L'obbiettivo è quello di dotare di protezioni tutti gli oltre 3mila riders che sono stimati in città. La decisone dopo la protesta (documentata con un video) dei lavoratori che lamentavano la totale mancanza di ogni dispositivo di protezione.

I rider, convocati a scaglioni, potranno ritirare il materiale presso lo "Sportello lavoro" di Viale Gabriele d'Annunzio dalle ore 9:30 alle ore 17. L'operazione è organizzata in ordine alfabetico con quantità giornaliere definite in accordo con le principali aziende di food delivery operanti in città, fino a raggiungere tutti i rider stimati in oltre 3 mila.

Nei kit distribuiti dal Comune i rider troveranno anche un volantino informativo in italiano, inglese, spagnolo e francese con le principali indicazioni per affrontare l'emergenza Covid-19. distribuire il materiale saranno in modo volontario i dipendenti dell'assessorato Politiche per il Lavoro, Attività produttive e Commercio.

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