mercoledì 27 maggio 2015
Dal Veneto alla Puglia, domenica 31 maggio si vota per le regionali. I casi Tosi, Fitto e Spacca dividono i partiti alle prese con alleanze che traballano e scissioni.
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Cinquantuno canditati per sette Regioni e altrettante poltrone da presidente. Dopo una campagna elettorale combattuta sul filo di scissioni, nuove alleanze e cambi di casacca e liste di impresentabili, la parola passa adesso ai cittadini che domenica 31 maggio (dalle 7 alle 23) si recheranno alle urne. Turno unico (non ci sarà il ballottaggio) e possibilità di indicare una peferenza per il cancidato consigliere anche di un'altra coalizione (il cosidetto voto disgiunto). Ecco in sintesi le sfide nelle Regioni.  Si vota inoltre anche per il sindaco in 17 Comuni capoluoghi di Provincia tra i quali spiccano Venezia, Mantova, Arezzo, Macerata, Matera e Lecco. PUGLIA È qui che si è consumato lo strappo più eclatante, quello tra Silvio Berlusconi e il suo ex pupillo Raffaele Fitto. Questi presenta liste in tutte le province a sostegno di Francescho Schittulli, gli ortodossi di Forza Italia appoggeranno Adriana Poli Bortone. Ci sono altri cinque candidati, a partire dal favorito Michele Emiliano, sostenuto dal Pd, dai Popolari per l'Italia e da una serie di liste civiche. Seguono Antonella Laricchia del Movimento 5 stelle, il verde Gregorio Mariggiò, Michele Rizzi di Alternativa Comunista e Riccardo Rossi (L'Altra Puglia). VENETO La scissione è stata consumata fin dall'inizio. La Lega si spacca tra l'uscente Luca Zaia e il dissidente Flavio Tosi. Alla fine il primo ha la candidatura ufficiale del suo partito e di Forza Italia, il secondo ha una lista tutta sua. Il Pd da mesi ha puntato su Alessandra Moretti. I Cinque Stelle schierano Iacopo Berti, Forza Nuova Stefano Fiori Reclamano un maggiore attaccamento al territorio Alessio Morosin di Indipendenza Veneta e Laura di Lucia Coletti di L'altro Veneto. CAMPANIA Il Presidente uscente Stefano Caldoro cerca la conferma con l'aiuto di FI, Ncd, Fratelli d'Italia Popolari per l'Italia ed una serie di liste territoriali. Lo contrasta per i centrosinistra Vincenzo De Luca (Pd, Verdi, Udc, Idv e altri). Ma a sinistra Sel schiera Salvatore Vozza, mentre il M3S ha Valeria Ciarambino. Completano le formazioni Marco Esposito e Michele Giliberti di Forza Nuova. LIGURIA È Giovanni Toti, berlusconiano doc, contro Raffaella Piata, Pd di assoluta fede renziana. Il dissidente Pd Luca Pastorino fa da sè, mentre il M5S schiera Alice Salvatore. Meno avvantaggiati nei pronostici il Partito Comunista dei Lavoratori con Matteo Piccardi, Mirella Batini per Fratellanza Donne, Enrico Musso per Liguria Libera. UMBRIA Claudio Ricci viene sostenuto dal centrodestra nel suo insieme. La presidente uscente Catiuscia Marini raccoglie da Sel al Pd, suo partito d'origine. Gli altri sono Amato John De Paulis, Simone Di Stefano, Aurelio Fabiani, Andrea Liberati, Fulvio Carlo Maiora e Michele Vecchietti. TOSCANA L'uscente Enrico Rossi parte forte del suo Pd, la Lega risponde con Claudio Borghi, Forza Italia con Stefano Mugnai. Segupno il Movimento Cinque Stelle con Giacomo Giannarelli, Ncd e Udc con Gianni Lamioni. A sinistra Tommaso Fattori, Democrazia Diretta l'ex leghista Gabriele Chiurli. MARCHE Gian Mario Spacca, presidente uscente, ha divorziato dal centrosinistra e affronta la sua terza campagna elettorale con la sua lista Marche 2020. Il Pd gli preferisce Luca Ceriscioli, il centrodestra presenta Francesco Acquaroli. A sinistra del Pd c'è Edoardo Mentrasti, il M5S sceglie Gianni Maggi.
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