giovedì 11 aprile 2019
Passo avanti verso la costruzione di nuovi luoghi di culto nelle zone di recente edificazione. Sorgeranno a Mind (ex area Expo), Tecnocity (Rogoredo), Cascina Merlata e City Life.
Palazzo Marino, sede del Comune di Milano (Archivio Ansa)

Palazzo Marino, sede del Comune di Milano (Archivio Ansa)

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Potrebbero essere ben ben quattro le nuove chiese che la diocesi di Milano potrà disporre all’interno del Municipio 8 e del Municipio 4 di Milano nei prossimi anni. Lo dice il Piano per le attrezzature religiose (documento che accompagna il Piano di governo del territorio-Pgt), che ieri ha avuto un passaggio tecnico a Palazzo Marino in commissione consiliare Urbanistica, Edilizia privata e Sistema agricolo milanese, organismo presieduto Bruno Ceccarelli (Pd).

Lo scorso 5 marzo, il Pgt assieme al piano per le attrezzature religiose, in pratica il documento che indica i nuovi luoghi di culto in città, comprese alcune moschee e templi per altre confessioni, ha ottenuto l’ok dal Consiglio comunale di Milano. Al suo interno anche le decisioni a riguardo dell’istanza avanzata a suo tempo della diocesi di Milano, con la quale venivano richiesti nuovi luoghi per altrettante chiese. Dopo i lavori in fase di stesura del Pgt e quelli del Consiglio comunale, alla fine a favore della diocesi di Milano ne sono stati concessi per ora quattro nei nuovi ambiti: Montecity-Rogoredo, Fiera Milano City (CityLife), Cascina Merlata e Expo.

Queste nuove chiese si inseriscono idealmente nella dinamica che intuì l’arcivescovo Giovanni Battista Montini (poi San Paolo VI) per rispondere alle esigenze dei tanti immigrati provenienti dalle regioni del Mezzogiorno. Nel 1961 Montini (che lasciò la diocesi nel 1963 eletto al Soglio di Pietro) lanciò il piano che portò entro il 1969 a edificare a Milano 135 luoghi di culto.

Tuttavia, l’iter amministrativo non si è ancora concluso del tutto. Tra qualche settimana si aprirà la fase 2. In pratica, i cittadini e tutte le realtà del territorio, compresi i municipi, potranno presentare delle osservazioni al documento comunale di progettazione della città. Questa seconda fase durerà per ben sei mesi. Al suo termine il Pgt, con tutti i suoi allegati, assieme alle osservazioni del territorio torneranno in Consiglio comunale per il voto finale dell’Aula, dove i consiglieri potranno anche presentare degli emendamenti, ovvero delle modifiche).

In tutto sono 13 le richieste "di nuova previsione" accolte dal Comune con il Piano per le attrezzature religiose: quattro alla Chiesa cattolica ambrosiana, quattro alle Comunità islamiche, tre alle Chiese evangeliche e due alle Chiese Copte ortodosse. Nello specifico ai cristiano-evangelici andranno le aree di via Magreglio (Chiesa cristiana evangelica Assemblea di Dio Alleanza e Vita), via Bacchiglione (Chiesa cristiana evangelica Punto Lode di Milano) e infine via Carriera Rosalba (Chiesa cristiana evangelica ’Internazionale" Ministero Sabaoth). Quattro spazi invece agli islamici: via Gonin (Associazione Culturale no profit Der El Hadith), via Quaranta (Comunità Islamica Fajr), via Padova 366 (Associazione Al-Waqf Al-Islami in Italia) e via Maderna (Comunità Culturale Islamica Milli Gorus). Alle chiese Copte ortodosse 2 spazi: il primo in via Gaggia e il secondo in via Lago di Nemi. E appunto come già detto i luoghi assegnati alla Chiesa Cattolica che sono: Montecity Rogoredo, Fiera Milano City, Cascina Merlata ed Expo.
Infine, altre due aree saranno messe a bando: via Esterle e via Marignano.

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