giovedì 22 settembre 2022
I diritti umani non attendono le parole della legge per esistere e l’arte diventa così un mezzo privilegiato per raccontarli ed educare le coscienze: nasce così il progetto con l'Università cattolica

Si è svolta a Roma la presentazione del 'Progetto Genesi, arte e diritti umani', organizzato dall’Associazione Genesi, realtà non profit fondata nel 2020 da Letizia Moratti e impegnata nella difesa dei diritti umani attraverso la valorizzazione delle differenti culture e dell’ambiente.

L’iniziativa si articola in attività educative e conversazioni online in collaborazione con l’Università Cattolica del Sacro Cuore, e in una mostra itinerante, organizzata con la cooperazione del Fai (Fondo per l’ambiente italiano). L’idea alla base del Progetto è rendere l’arte contemporanea un’ambasciatrice dei diritti umani.

«Un’iniziativa importantissima che accomuna arte e diplomazia culturale», ha commentato il ministro della Cultura Dario Franceschini, intervenuto all’evento in un video di saluti: «Partire dalla cultura per incontrarsi significa costruire ponti, invece che alzare muri e scavare trincee».

Va ricordato che la mostra itinerante delle opere di Collezione Genesi curata da Ilaria Bernardi e Clarice Pecori Giraldi negli ultimi 12 mesi è stata ospitata a Varese, Assisi, Matera e Agrigento grazie alla collaborazione tra Associazione Genesi e FAI, rappresentato durante il convegno dal presidente Marco Magnifico, sarà esposta in Triennale a Milano nel 2023 come annunciato dallo stesso Stefano Boeri nel suo intervento: «La domanda che Progetto Genesi invita a porci è capire come i diritti umani e la loro fragilità possano essere affrontati attraverso l’arte. Essa ci aiuta generando in noi domande inaspettate e mostrandoci che i punti di vista sul mondo possono cambiare. In particolare, sul tema dei diritti la spinta trasgressiva dell’arte ci fa capire che essi non sono solo una questione di generosità o bontà ma di utilità sociale. Queste dimensioni di fragilità non riguardano solo gli altri ma tutti noi. Ecco il cuore di Progetto Genesi, iniziativa che sarò felice di ospitare in Triennale».

L’Università Cattolica è partner del progetto per il quale ha co-organizzato un ciclo di 12 conversazioni intitolato “Sfide per il futuro”. Durante i webinar i docenti dell’Ateneo si sono confrontati con esperti di livello internazionale riflettendo sulle numerose sfaccettature del tema dei diritti: «Accostarli all'arte non è solo una assonanza di contenuto - ha affermato il rettore Franco Anelli -. L’arte è in grado di aiutare a comprendere i diritti umani perché essi sono in realtà un concetto ineffabile. Sono così ovvi quanto evanescenti perché non sono formalizzati. Se aspettassero la norma per esistere sarebbero negati. L’opera d’arte è un modo per educare i giovani ai diritti umani. L’educazione può avvenire muovendo l’animo, facendo crescere coscienze. Citando Edgar Morin “Bisogna sperare ma non è più la speranza apocalittica della lotta finale. È la speranza coraggiosa della lotta iniziale”. Questa frase apre una sfida evidentissima. Aver potuto riflettere e stimolare le coscienze grazie all’arte è stata una grande emozione e un grande viaggio».

L’attenzione all’educazione dei giovani al tema dei diritti senza fermarsi alla denuncia è uno dei tratti caratteristici del progetto, come sottolineato dalla stessa presidente di Associazione Genesi Letizia Moratti: «In queste opere c’è un messaggio di denuncia ma anche di speranza. Oggi abbiamo bisogno di messaggi del genere e lo dico pensando soprattutto ai giovani. L'arte può essere un modo per arrivare alla mente e al cuore in modo più diretto perché è un linguaggio universale».

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