lunedì 17 aprile 2017
Il 15% degli studenti italiani non termina le scuole superiori. Un progetto per formare giovani universitari in grado di aiutare gli studenti delle superiori a superare gli ostacoli e ripartire
Una classe delle superiori. Portofranco lancia un progetto contro la dispersione scolastica (Fotogramma)

Una classe delle superiori. Portofranco lancia un progetto contro la dispersione scolastica (Fotogramma)

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Il 15% degli studenti italiani non termina le scuole superiori. Per combattere la dispersione scolastica l’associazione Portofranco ha avviato il progetto "Giovani a scuola dai Giovani", promosso e sostenuto dalla Fondazione Deutsche Bank, per formare 300 universitari - che si aggiungeranno ai 400 volontari già in attività (100 docenti e 300 studenti) - in aiuto degli alunni che devono superare i loro problemi scolastici. Il 70% dei ragazzi che già frequenta, o ha frequentato questi educatori continua infatti gli studi dopo la maturità e il 40% migliora anche il proprio impegno sociale e civile.

L’attività di Portofranco è aumentata nel corso degli anni: nel 2011/12 i giovani aiutati erano 90, via via cresciuti fino ai 1.800 del 2015/16, con 18.000 ore di supporto allo studio.


Il fenomeno dell’abbandono dei banchi è in forte calo nel corso degli anni, ma resta una realtà ancora diffusa. Gli ultimi dati disponibili in Lombardia risalgono al 2014, quando ha lasciato la scuola il 12,9% dei ragazzi rispetto al 15,3% del 2013. La percentuale regionale è in linea con quella nazionale, ma è superiore rispetto alla media europea che si arresta all’11,2%. Dall’ultimo censimento lombardo risulta anche che i ragazzi che non hanno proseguito gli studi oltre l’età dell’obbligo sono il 15,4% mentre le ragazze si fermano al 10,2%.


«La scuola non può da sola interpretare e affrontare la difficile azione educativa, serve la corresponsabilità di famiglia, società, istituzioni – dice la professoressa Renata Viganò, del dipartimento di Pedagogia dell’Università Cattolica –. In tale prospettiva questa esperienza rappresenta un caso da considerare con attenzione perché avvalora con intelligenza e progettualità l’importante risorsa del volontariato».


L’associazione no profit Portofranco è nata nel novembre 2000 a Milano; ora, con l’iniziativa "Giovani a scuola dai Giovani", punta a incrementare il coinvolgimento degli universitari verso le necessità degli studenti di quelle 130 scuole superiori milanesi che hanno risposto all’offerta. Il 30 per cento dei giovani aiutati sono stranieri di 10 diverse nazionalità. Per i ragazzi l’accesso al progetto è completamente gratuito e fornisce quindi vantaggi economici a famiglie che dovrebbero sostenere il costo di eventuali ripetizione private per i propri figli.


«Noi sin dalla nostre origini abbiamo tentato di affrontare con i ragazzi l’emergenza più evidente: la scuola», afferma Emmanuele Forlan, presidente di Portofranco. «Un bisogno si condivide così come viene espresso – aggiunge –, e noi proviamo a farlo in una fase di crescita molto particolare. Continuiamo il nostro lavoro, prendendo sul serio le domande dei ragazzi che incontriamo, attraverso l’aiuto allo studio, favorendo un rapporto personale, così che si sentano guardati, che si sentano non soli in questa fatica».

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