sabato 17 dicembre 2022
Il ministro Piantedosi vede i primi cittadini di Roma, Milano e Napoli. Preoccupa la situazione nelle stazioni e il caso delle occupazioni abusive. «Maggiori risorse per la sicurezza»
Il vertice

Il vertice - ANSA

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Milano, Roma e Napoli. Tre metropoli apparentemente molto diverse ma accomunate da problematiche simili, legate soprattutto a malamovida, presenza di baby gang sul territorio, occupazioni abusive, degrado delle stazioni, insufficiente organico delle forze dell’ordine, compresa la polizia locale. Di questo hanno parlato ieri i tre sindaci (Giuseppe Sala, Roberto Gualtieri e Gaetano Manfredi), con il ministro dell’Interno, Matteo Paintedosi, nel corso del primo incontro del forum delle aree metropolitane convocato dal Viminale. I tre primi cittadini hanno messo sul tavolo le loro esigenze - presenti anche i vertici delle forze di polizia - e sono state condivise alcune possibili soluzioni, stabilendo le priorità da affrontare. Anche se non sono mancate sfumature e accenti diversi soprattutto sul tema delle risorse per la sicurezza e sulla gestione degli minori stranieri non accompagnati.

Maggiori risorse per la sicurezza

«È stato un confronto proficuo», ha spiegato Piantedosi, sottolineando che «c’è il tema di destinare maggiori risorse alla sicurezza, con un aumento degli organici delle forze di polizia». «I sindaci non sono ancora soddisfatti, ma è un trend crescente», ha aggiunto il Ministro dell’Interno. «Si pensa anche – ha ribadito – ad un adeguamento degli organici delle polizie locali. A questo proposito ho rinnovato l’offerta di mettere mano ad una riforma complessiva della polizia locale, con possibilità di usarla a supporto delle autorità di pubblica sicurezza». Tra i problemi sul tavolo, Piantedosi ha segnalato le stazioni, che sono «al primo posto come oggetto di attenzione e di valutazione condivisa con i sindaci: servono azioni sempre più incisive per aggredire i fenomeni di criminalità che si verificano nei dintorni di queste aree urbane». C’è quindi quello che ha definito «l’incremento del disordine in alcuni spazi pubblici dopo la pandemia, in cui si inquadrano anche movida, baby gang e occupazioni abusive. Occorre inoltre riorientare le risorse a disposizione dei Comuni per rafforzare la videosorveglianza», ha concluso il Ministro.

«A Milano non c'è emergenza»

Da parte sua, il sindaco di Milano Sala ha sottolineato che «contro la movida bisogna attivare strumenti giuridici. Se c’è spaccio i locali vanno chiusi e va revocata la licenza», ha ricordato il primo cittadino del capoluogo lombardo. In ogni caso, ha aggiunto, a Milano «è sciocco parlare di emergenza sicurezza; i reati sono cambiati, ci sono meno furti in casa ma c’è l’attività predatoria per le strade che crea un senso di insicurezza tra i cittadini. Milano – ha ricordato Sala – è una città che si muove tanto. Abbiamo cinque metropolitane e i cittadini sono attenti che, con tutto questo muoversi, non ci siano problemi». In chiusura, Sala ha ribadito le richieste al governo: «Vogliamo di più sugli organici delle forze di polizia, anche se il saldo netto quest’anno è in attivo di cento unità, quindi un passo è stato fatto».

«Mille nuovi vigili per il Giubileo»

Sulla criminalità organizzata, il sindaco di Roma Gualtieri ha ricordato che «è importante portare avanti un lavoro congiunto», amministrazioni locali ed esecutivo. «È necessario combinare l’azione repressiva a progetti di recupero della legalità attraverso la partecipazione dei cittadini», ha aggiunto Gualtieri. Che, in vista del Giubileo del 2025, ha annunciato il «reclutamento di 300 uomini della locale nel 2024». Una misura che, ha ammesso lo stesso sindaco, «riteniamo insufficiente». «Abbiamo necessità di fare nuovi concorsi prima del Giubileo per avere almeno 800-1.000 nuovi ingressi», ha quantificato Gualtieri. Aggiungendo che «c’è però un problema di risorse, perché senza queste diventa tutto molto difficile».

«Riorganizzare il controllo del territorio»

«Soddisfazione» per l’incontro è stata espressa dal sindaco di Napoli Manfredi. «Nelle nostre tre città – ha ricordato – vive un sesto degli abitanti italiani ed è importante cercare ipotesi di soluzione condivise di quelle che sostanzialmente sono problematiche comuni». «C’è un problema di percezione di insicurezza e di riorganizzazione delle modalità operative del controllo dei territori – ha ricordato Manfredi –: avere maggiori risorse, anche in termini di organici delle polizie locali, serve a garantire il presidio delle aree critiche e a dare più risposte ai cittadini». Manfredi, infine, ha citato movida, occupazioni abusive e devianza giovanile tra i problemi della metropoli campana. «Nelle nostre città ormai si vive di notte come di giorno - ha detto - ci sono aree sature che creano situazioni di potenziale pericolo e insicurezza dei cittadini: bisogna intervenire in particolare su quelle attività che usano in modo improprio la strada, che è uno spazio comune da tutelare. Sul versante delle occupazioni abusive, ha concluso il sindaco di Napoli, «va evitato soprattutto che si affermi un welfare parallelo gestito dalle organizzazioni criminali».

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