martedì 6 settembre 2022
Il Regolamento del Mite per far fronte a eventuali interruzioni delle forniture di gas dalla Russia. Tra le misure una riduzione di 1 grado e un'ora in meno per il riscaldamento degli edifici
Si parla anche di una limitazione oraria nell'utilizzo degli impianti termici (un'ora in meno di accensione ogni giorno) e il periodo in cui saranno in funzione viene ridotto di 15 giorni (posticipando di 8 giorni la data di inizio e anticipando di 7 giorni la data di fine esercizio).

Si parla anche di una limitazione oraria nell'utilizzo degli impianti termici (un'ora in meno di accensione ogni giorno) e il periodo in cui saranno in funzione viene ridotto di 15 giorni (posticipando di 8 giorni la data di inizio e anticipando di 7 giorni la data di fine esercizio). - Ansa

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Ridurre subito i consumi del gas in Italia. E' quanto si legge nel 'Piano nazionale di contenimento dei consumi di gas naturale' elaborato dal Ministero della Transizione ecologica. Nel documento si legge "per ridurre i rischi connessi a una potenziale interruzione totale dei flussi dalla Russia durante il prossimo inverno nonché rispondere alle richieste europee in termini di riduzione dei consumi per il periodo 2022-2023, è opportuno attuare sin da subito misure di contenimento dei consumi nazionali di gas".

IL DOCUMENTO


Tra le misure previste dal Mite c'è la riduzione di 1 grado per il riscaldamento degli edifici, cioè 17 gradi
con più o meno 2 gradi di tolleranza per gli edifici adibiti ad attività industriali, artigianali e assimilabili,
e 19 con più o meno 2 gradi di tolleranza per tutti gli altri edifici

"Queste misure integrano il piano di diversificazione già messo in atto dal Governo e servono transitoriamente a mantenere adeguati standard di sicurezza e preservare le riserve disponibili, in attesa che siano pienamente operativi i nuovi canali di importazione di gas (compreso il Gnl) - spiega il Mite ancora nel documento - Le stime dell’impatto di tutte le misure di contenimento portano ad un potenziale di circa 5,3 miliardi di Smc di gas, considerando la massimizzazione della produzione di energia elettrica da combustibili diversi dal gas (circa 2,1 miliardi di Smc di gas) e i risparmi connessi al contenimento del riscaldamento (circa 3,2 miliardi di Smc di gas), cui si aggiungono le misure comportamentali da promuovere attraverso campagne di sensibilizzazione degli utenti ai fini di un comportamento più virtuoso nei consumi".

"Si tratta di una prima previsione di misure di contenimento, che potranno essere integrate con quelle di riduzione dei settori industriali, in particolare energivori. Al riguardo è stato aperto un confronto con Confindustria per definire contenuti e modalità di attuazione, nonché è in corso, con la collaborazione di Snam e Confindustria, un rilevamento mediante questionari delle diverse imprese interessate, al fine di determinare il potenziale di riduzione dei consumi su base volontaria/incentivata e le categorie di imprese che hanno cicli produttivi non interrompibili senza preavviso. Saranno al contempo organizzate le misure già previste dal Piano di emergenza gas nazionale, quale l’interrompibilità volontaria dei prelievi di gas e il peak shaving con Gnl", si legge nel Piano.

Riduzione di orario di temperature per gli impianti di riscaldamento

La riduzione dei consumi promossa regolamentando il funzionamento degli impianti di riscaldamento sarà attuata entro il mese di settembre modificando la vigente regolamentazione della temperatura e dell'orario di accensione invernale attraverso un decreto del Ministro della Transizione Ecologica. In particolare, è prevista la riduzione di un grado del riscaldamento degli edifici, da 17 con più o meno 2 gradi di tolleranza per gli edifici adibiti ad attività industriali, artigianali e assimilabili, da 19 con più o meno 2 gradi di tolleranza per tutti gli altri edifici. L'accensione del riscaldamento viene ridotta di 15 giorni (posticipando di 8 giorni la data di inizio e anticipando di 7 giorni la data di fine esercizio) e di 1 ora per quanto attiene la durata giornaliera di accensione. Sono escluse dal regolamento le utenze sensibili ovvero ospedali e case di ricovero.

Misure comportamentali (a costo zero)

Il governo punta a promuovere "comportamenti consapevoli e intelligenti nel consumo di gas e di energia elettrica". Tra queste: la riduzione della temperatura e della durata delle docce; l’utilizzo anche per il riscaldamento invernale delle pompe di calore elettriche usate per il condizionamento estivo; l’abbassamento del fuoco dopo l’ebollizione e la riduzione del tempo di accensione del forno; l’utilizzo di lavastoviglie e lavatrice a pieno carico; il distacco della spina di alimentazione della lavatrice quando non in funzione; lo spegnimento o l’inserimento della funzione a basso consumo del frigorifero quando in vacanza; non lasciare in stand by TV, decoder, DVD; la riduzione delle ore di accensione delle lampadine.

Misure comportamentali (con investimenti utili)

Ulteriori risparmi possono conseguirsi con misure comportamentali che richiedono investimenti anche piccoli (ma che per alcuni possono essere onerosi) da parte degli utenti, ad esempio la sostituzione di elettrodomestici a più elevato consumo con quelli più efficienti, sostituzione di climatizzatori con quelli più efficienti, installazione di nuove pompe di calore elettriche in sostituzione delle vecchie caldaie a gas, installazione di pannelli solari termici per produrre acqua calda, sostituzione lampadine tradizionali con quelle a led. Tali misure ricadono già in buona parte in regime assistito (detrazioni fiscali, conto termico…), ma richiedono un certo periodo di tempo per la determinazione degli effetti ai fini della riduzione della domanda.

Al primo settembre stoccaggi gas all'83%

L’insieme delle misure adottate per la sicurezza degli approvvigionamenti di gas e "la risposta degli operatori coinvolti hanno consentito di raggiungere al 1° settembre 2022 un livello di riempimento degli stoccaggi di circa 83%. Tale valore, in linea con l’obiettivo di riempimento del 90% e anche superiore, è fondamentale per disporre di margini di sicurezza del sistema gas e affrontare il prossimo inverno" viene riassunto nel Piano nazionale di contenimento dei consumi di gas naturale.

Mite: rigassificatori fondamentali per affrontare inverno 2023-2024

"L’obiettivo del governo è quello di arrivare ad avere in esercizio al più presto, entro i primi mesi del 2023, il primo rigassificatore galleggiante e, successivamente e comunque entro il 2024, anche il secondo impianto". "Ciò - si sottolinea nel piano del Mite - è fondamentale soprattutto per poter affrontare l’inverno 2023-2024, considerato che con molta probabilità gli stoccaggi saranno pienamente utilizzati nella stagione invernale 2022-2023 e dunque occorrerà ricostituire adeguatamente le riserve".

Lo sviluppo delle fonti rinnovabili

Nei piani del Governo lo sviluppo delle fonti rinnovabili rimane infatti un fattore strategico, in quanto consente di ridurre in modo strutturale la domanda di gas (nella misura di circa 2 miliardi di Smc ogni 10 TWh circa installati) oltre che le emissioni di CO2. Pertanto, il Governo continua a confermare gli impegni di decarbonizzazione per il 2030, che anzi assumono in questa fase un'ulteriore rilevanza ai fini strategici dell'aumento della indipendenza energetica.
Si prevede pertanto lo sviluppo di impianti per la produzione di energia elettrica rinnovabile offshore e onshore, per circa 8 GW l'anno a regime dal 2023. L'andamento risulta in linea con le previsioni, comunque nettamente in crescita rispetto agli ultimi anni. In particolare, secondo gli ultimi dati relativi alla potenza rinnovabile neo autorizzata e/o vincitrice di asta con il Gse, sono attesi in esercizio + 9,3 GW tra 2022 e 2023 di cui 7 GW tra gennaio 2022 e marzo 2023, a fronte di meno di 1 GW/anno degli anni precedenti. E nel frattempo si continueranno ad autorizzare nuovi impianti, per l'autoproduzione o per la vendita dell'energia sul mercato.


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