mercoledì 16 giugno 2021
Al via le prove orali (niente scritto anche quest’anno) per 540mila studenti, dopo i mesi difficilissimi di Dad. Il ministro: «I nostri studenti hanno tenuto»
Al via gli esami di maturità per oltre 500 mila studenti

Ansa

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Riecco, per 540mila studenti, l’emozione dell’esame di maturità. Niente scritti, come lo scorso anno, ma una prova orale per tutte le materie, che parte da un elaborato multidisciplinare consegnato il 31 maggio. Sarà un esame che arriva dopo un altro anno difficile, in cui la maggior parte dell’anno è stata in Dad e gli abbandoni sono aumentati. «I ragazzi non vogliono essere trattati come la “generazione Covid”, non sarà un esame di serie B. Hanno affrontato una prova durissima, hanno tenuto », rivendica il ministro dell’Istruzione, Patrizio Bianchi. «Abbiamo chiesto un’ora solo per l’elaborato. I ragazzi hanno diritto a fare un esame dopo un periodo travagliato che devono elaborare ».

Sulla dispersione, che è aumentata, ribadisce che «nell’insieme il sistema ha retto, ma il Covid ha esasperato i problemi che già c’erano. Prima dell’emergenza la dispersione era più alta della media europea», ricorda. La maggior parte degli alunni coinvolti viene dai licei, 255.899 contro i 196.354 degli istituti tecnici e i 96.908 dei professionali. Anche quest’anno le commissioni sono composte da sei commissari interni e presiedute da un presidente esterno. I cancelli si aprono alle 8.30 e per tutti è consigliata la mascherina chirurgica, ritenuta più sicura della Ffp2 e vietata la mascherina di “comunità” (in stoffa). Sarà necessario mantenere una distanza di almeno due metri dalla commissione. Ragazzi e ragazze hanno potuto prepararsi al grande giorno con materiali messi a disposizione del ministero online e in tv, in collaborazione con la Rai, ma anche con i podcast su Spotify. Sono stati oltre 750mila i contatti raggiunti con la rubrica #MiRisponde, su Instagram, nata per rispondere ai dubbi sugli esami. Secondo una ricerca sugli appunti del sito Skuola.net più consultati degli ultimi 15 giorni, protagonista assoluto è il Novecento. Ai primi tre posti degli argomenti più cliccati ci sono la Prima guerra mondia-le, il X agosto di Giovanni Pascoli e L’Infinito di Giacomo Leopardi. Nella valutazione, non si potrà non tenere conto dei mesi pesanti alle spalle dei ragazzi.

«Non ho mai avuto problemi logistici a casa, ho subìto il deficit di non aver frequentato in presenza, ma mi rendo conto di essere un privilegiato», racconta Fabio Lillo, rappresentante d’istituto del liceo scientifico di Roma John Kennedy, che si trova in una zona benestante della Capitale. «Ho sentito altri studenti e per molti la Dad è stata, dal punto di vista umano ma anche didattico, un problema enorme ». Non è aumentata insomma soltanto la dispersione scolastica, ma anche «il differenziale tra chi ha più e chi ha meno possibilità », spiega.

L’ultimo anno di scuola in Covid però indubbiamente non è stato semplice neanche per i più fortunati: «Lo scorso anno l’esame di Stato in presenza aveva fatto sperare che si aprisse una nuova stagione. Quest’anno c’è preoccupazione, incertezza, insofferenza, da parte di ragazzi e insegnanti; la programmazione è stata rimodulata e rivista, c’è stato tanto lavoro anche di carattere progettuale che ha messo a dura prova la serenità di tutti – ragiona Maddalena Gissi, che guida la Cisl Scuola –. C’è una situazione molto più complessa che non mette in discussione l’esito degli esami ma lo modifica nell’atmosfera. I prof sapranno comunque rendere unici questi momenti». Il ministro Bianchi conta che sia l’ultimo anno con le restrizioni. «La scuola a settembre sarà in presenza, ma una scuola che sa usare la Dad e non ne ha paura».

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