sabato 20 novembre 2021
L'allarme sui nuovi contagi in Europa. Proteste a Vienna e a Trieste. Record di nuovi casi anche in Slovacchia. In Italia nelle ultime 24 ore 49 vittime
Oms: in Europa 500mila morti entro marzo senza nuove misure. Italia: 11.555 casi

Reuters

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"In Europa ci potrebbero essere altri 500mila morti di Covid entro marzo se non vengono prese misure urgenti". Mentre l'Organizzazione mondiale della sanità (Oms) ha lanciato questo allarme che riguarda tutto il vecchio Continente, nuove proteste no Green pass e contro i "vaccini sperimentali" si sono svolte a Trieste come a Vienna, il giorno dopo l'annuncio del lockdown.

Nel capoluogo della Venezia Giulia erano circa 230, secondo la Questura, i manifestanti in piazza Libertà, presidiata dalle forze dell'ordine. A promuovere le proteste Alister, l'associazione per la libertà di scelta delle terapie mediche. Esposti alcuni cartelli tra i quali uno che fa riferimento alla situazione oltreconfine: "Austria chiama, Trieste risponde", si legge.
"Ci chiamano no vax ma noi controlliamo i dati e ci riflettiamo su", ha affermato dal palco il presidente dell'Alister, Walter Pansini. Quella del Governo sui vaccini, ha aggiunto, è una "marcia illogica".
"È importante - ha poi precisato a margine - che non sia obbligatorio applicare un vaccino sperimentale per una situazione che non è grave. Non
siamo contro la medicina e non neghiamo la malattia ma le va data la giusta proporzione. La malattia esiste, ma non giustifica la fine delle libertà, dell'economia e della socialità. Il Covid è una scusa per fare altre cose".

Sotto il palco è stato allestito uno striscione che riporta la scritta "sindacooo, la mascherinaaa" accompagnata da due foto del sindaco di Trieste, Roberto Dipiazza, ritratto con altre persone e senza i dispositivi di protezione (dpi). Il riferimento è anche all'ordinanza del primo cittadino che ha ribadito l'obbligo del distanziamento e dell'uso delle mascherine durante le manifestazioni, prassi che deve essere controllata da un servizio d'ordine degli organizzatori. In piazza non tutti indossavano dpi e dal palco è stato ricordato di attenersi alle prescrizioni "per dare soddisfazione al regime". Tra i manifestanti anche l'ex portuale e pugile Fabio Tuiach e il consigliere comunale 3V, Ugo Rossi.

Come a Trieste anche a Vienna, in Austria, decine di migliaia di persone, molti dei quali sostenitori di estrema destra, hanno protestato contro le restrizioni sul coronavirus un giorno dopo che il governo austriaco ha annunciato un nuovo blocco e ha affermato che i vaccini sarebbero stati resi obbligatori l'anno prossimo.
Fischiando, suonando corni e battendo i tamburi, la folla si è riversata nella Piazza degli Eroi di fronte all'Hofburg, l'ex palazzo imperiale nel centro di Vienna, nel primo pomeriggio, uno dei numerosi luoghi di protesta.
Molti manifestanti sventolavano bandiere austriache e portavano cartelli con slogan come "no alla vaccinazione", "basta" o "abbasso la dittatura fascista".
Un portavoce della polizia ha affermato che ci sono stati una decina di arresti, per violazione delle restrizioni sul coronavirus e del divieto sui simboli nazisti.
Circa il 66% della popolazione austriaca è vaccinata contro il COVID-19: si tratta di uno dei tassi più bassi dell'Europa occidentale. Molti austriaci sono scettici sui vaccini, una visione incoraggiata dal Partito della Libertà di estrema destra, il terzo più grande in parlamento. Il Partito della Libertà (FPO) e altri gruppi critici sui vaccini avevano già pianificato una dimostrazione di forza a Vienna prima dell'annuncio di venerdì riguardante il lockdown totale.
"Non siamo favorevoli alle misure del nostro governo", ha spiegato all'agenzia Reuters un manifestante, che faceva parte di un gruppo che indossava carta stagnola sulla testa e brandiva scopini. Come la maggior parte dei manifestanti che hanno parlato con i media, hanno rifiutato di fornire i loro nomi, sebbene l'atmosfera fosse festosa.

Record di nuovi casi di Covid-19 in Slovacchia, con 9.171 infezioni nelle ultime 24 ore, il dato più alto dall'inizio della pandemia. La media giornaliera di nuovi malati è di 6.598 unità: anche questo dato è il maggiore registrato finora. Il Paese, che conta 5,5 milioni di abitanti, ha introdotto quello che il primo ministro Eduard Heger ha definito un "lockdown per i non vaccinati" all'inizio di questa settimana.
Tra le nuove misure anche i test Covid-19 sui luoghi di lavoro.
La Slovacchia ha finora somministrato almeno 4.895.694 dosi di vaccini Covid, pari a due dosi per il 44,9% della popolazione. In totale i decessi sono stati 13.818.

Il bollettino di sabato 20 novembre​

Secondo i dati odierni del ministero della salute sono 11.555 i nuovi positivi ai test Covid individuati nelle ultime 24 ore, mentre il giorno prima erano stati 10.544. Sono invece 49 le vittime in un giorno. Venerdì erano state 48.

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