martedì 12 settembre 2017
Omar è arrivato in Italia fra le braccia della madre: aveva un mese. Oggi ha trent'anni e fa l'interprete
Omar Al Helu

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"Sono arrivato in Italia tra le braccia di mia madre, quando avevo solo un mese. I miei genitori vivevano a Catania, ma per il parto mamma è tornata ad Amman, per farmi conoscere ai nonni". Omar Al Helu oggi ha trent’anni, vive a Roma e lavora come interprete.

Le sorelline più piccole, nate in Italia, hanno acquisito la cittadinanza quando sono diventate maggiorenni, mentre Omar ha dovuto aspettare di avere tutti i requisiti prima di presentare la domanda. «Tutti i ricordi della mia vita sono legati all’Italia. Qui ho studiato, qui sono cresciuto, qui ho la mia famiglia e i miei amici. Mi sento italiano, romano, in tutto e per tutto. Per questo mi sembra sempre strano fare la fila in questura e aspettare per i miei documenti come chi è appena arrivato».

Per Omar la cittadinanza significherebbe sentirsi più sicuro e sereno, senza l’ansia delle scadenze e delle file. «Non dico di concedere la cittadinanza a occhi chiusi, è importante che ci siano requisiti da rispettare, ma chi da una vita studia, lavora, vive nel rispetto della legalità, ha diritto di sentirsi riconosciuto per quello che è, un nuovo cittadino italiano».

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