giovedì 5 ottobre 2017
Raddoppiate le rotte dalla Tunisia e dall'Algeria: +180% di arrivi nell'ultima settimana. I migranti raggiungono le coste di notte e si sparpagliano sul bagnasciuga per sfuggire ai controlli.
Nella notte un gruppo di 20-30 persone è approdato sulla spiaggia di Punta Cana, nell'Agrigentino

Nella notte un gruppo di 20-30 persone è approdato sulla spiaggia di Punta Cana, nell'Agrigentino

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Continuano gli "sbarchi fantasma" in Sicilia e in Sardegna. Nella notte un gruppo di 20-.30 persone, presumibilmente tunisini, è approdato sulla spiaggia di Punta Bianca, nell'Agrigentino.

"Sono arrivati indisturbati - riferisce un volontario dell'Associazione Mare Amico di Agrigento - Lo sbarco è stato tranquillo per la mancanza di testimoni. E questo si presume dal fatto che i migranti si sono cambiati i vestiti direttamente sulla spiaggia, senza fuggire appena sbarcati. Non c'è traccia della barca".

O lo scafista ha lasciato le persone in spiaggia ed è poi ritornato da dove è partito. Presumibilmente la Tunisia. "O l'imbarcazione è stata abbandonata in loco ed è successivamente stata rubata da qualche pescatore del luogo e trainata a Palma o a Licata, come spesso accade in quelle zone" prosegue il portavoce dell'Associazione ambientalista.

Proseguono anche in Sardegna gli sbarchi di migranti. Anche qui, gli arrivi avvengono soprattutto di notte, nelle coste del Sulcis, con barchini che trasportano poche decine di persone, provenienti dall'Algeria. 56 quelli arrivati nella notte del 2 ottobre, tra le spiagge di Porto Pino e Capo Teulada. Alcuni di loro sono stati intercettati dalla Guardia costiera e trasferiti al Centro di Monastir per le procedure di identificazione ed espulsione.

Le ultime statistiche dell'Oim parlano di un +180% di arrivi sulle coste italiane: 2.266 persone sbarcate nella settimana dal 25 settembre al 1° ottobre, contro le 784 della settimana precedente, quella del 18 al 24 settembre.

Il sindaco di Pozzallo scrive a Minniti: timori sugli ultimi sbarchi dalla Tunisia

Il sindaco di Pozzallo, Roberto Ammatuna, ha scritto al ministro dell'Interno Marco Minniti per esprimere la sua preoccupazione sul possibile arrivo, attraverso i flussi di migranti che trovano approdo nel paese in provincia di Ragusa, anche di potenziali criminali.

La preoccupazione è alimentata anche dal riaprirsi del fronte migratorio tunisino. A ottobre gli arrivi da quell'area del
Maghreb sono stati oltre 2.700, a fronte dei 574 dello stesso periodo di un anno fa. "Il fenomeno migratorio che parte dalla Tunisia desta preoccupazioni per possibili infiltrazioni di potenziali soggetti appartenenti a cellule jihadiste", sottolinea il primo cittadino di Pozzallo.


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