mercoledì 12 maggio 2021
«Un'altra difesa è possibile». Incontro per illustrare la proposta di legge per coordinare Servizio civile, Protezione civile, Corpi civili di pace e creare un Istituto di ricerca sulla pace
Da sinistra: Laura Milani, Francesco Vignarca, Mao Valpiana e il presidente Roberto Fico

Da sinistra: Laura Milani, Francesco Vignarca, Mao Valpiana e il presidente Roberto Fico - (Foto: Un'altra difesa è possibile)

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Un Dipartimento per coordinare istituzioni già esistenti (Servizio civile universale, Protezione civile, Corpi civili di pace) con un nuovo Istituto di ricerche sulla pace e il disarmo. È questo il contenuto della proposta di legge "Istituzioni e modalità di funzionamento del Dipartimento per la difesa civile, non armata e nonviolenta", frutto della petizione n.539 sostenuta da centinaia di associazioni e gruppi locali. A illustrarne i contenuti è stata una delegazione della Campagna "Un'altra difesa è possibile", ricevuta ieri a Montecitorio dal presidente della Camera Roberto Fico. La delegazione era composta da Mao Valpiana, coordinatore della Campagna per la Difesa Civile, non armata e nonviolenta; Laura Milani della Conferenza nazionale degli Enti di servizio civile (Cnesc); Francesco Vignarca della Rete italiana pace e disarmo.

A nome delle cinque Reti promotrici dell’iniziativa (Rete Italiana Pace e Disarmo, Tavolo interventi civili di pace, Conferenza Enti di Servizio Civile, Forum Nazionale Servizio Civile, Campagna Sbilanciamoci!) sostenuta da centinaia di associazioni e gruppi locali, Valpiana, Milani e Vignarca hanno illustrato al Presidente Fico i contenuti del testo, già alla base della proposta di legge di iniziativa popolare poi trasformata in proposta di legge parlamentare nella XVII Legislatura. Il progetto di legge è stato già annunciato in Aula a Montecitorio e affidata alle Commissioni I (Affari costituzionali) e IV (Difesa).

La Campagna “Un’altra difesa è possibile” si propone di dare piena attuazione agli articoli 11 e 52 della Costituzione (ripudio della guerra e difesa della patria affidata ai cittadini) e contribuire quindi ad avviare nel Paese una politica nonviolenta di difesa della popolazione, del territorio, delle istituzioni. I cardini della proposta sono il Servizio civile, la Protezione civile, i Corpi Civili di Pace e un Istituto di ricerche sulla pace e il disarmo, da creare sulla falsariga di realtà già esistenti ad esempio in Germania, Svezia e Norvegia. «Tutti elementi che possano costruire - spiegano i promotori - una forma di difesa reale e concreta delle persone e delle comunità. Un'esigenza non più rimandabile in un contesto che dimostra ogni giorno la necessità di staccarsi da forme armate e inefficaci di Difesa».

Conclusa la fase di mobilitazione delle Reti promotrici con l’ingresso alla Camera di una proposta per la realizzazione di una difesa basata su principi di nonviolenza, «il Parlamento ora ha l’occasione e gli strumenti per discuterne i contenuti. La Campagna proseguirà l’azione di sensibilizzazione verso i Deputati affinché possano fare propria la nostra proposta e avviare così un dibattito sulla necessità che, anche nel nostro Paese, venga riconosciuta a livello istituzionale una forma di difesa alternativa a quella militare». La delegazione della Campagna esprime apprezzamento «per la disponibilità del Presidente Roberto Fico ad accogliere con un riconoscimento istituzionale del massimo livello il nostro percorso di partecipazione legislativa da parte di cittadine e cittadini».


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