mercoledì 18 maggio 2022
«La guerra nell’era atomica, cibernetica e delle fake news non resterebbe confinata al conflitto fra due Stati. Si rischia la carestia, così perdono tutti. Meglio cedere la parola alla diplomazia»
Giovanni Maria Flick

Giovanni Maria Flick - Ansa

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«Attenti a non passare dalla legittima difesa alla guerra». Giovanni Maria Flick torna sul conflitto ucraino e ribadisce il perimetro entro cui, a suo avviso, si può parlare di «diritto alla autotutela», in base alla Carta dell’Onu. «Oltre c’è la guerra, che l’Italia ripudia e che nell’epoca attuale è per forza di cose conflitto globale, carestia, a rischio di diventare un’avventura senza ritorno», avverte l’ex Guardasigilli e presidente emerito della Consulta.

Quali sono i limiti?

Finché si resta entro la proporzione fra offesa arrecata e difesa, e finché vi è contestualità, ossia attualità del pericolo, io sostengo che la reazione è legittima e che non si può e non si deve parlare di guerra; quest’ultima ai sensi dell’articolo 11 della Costituzione si configura quando si arreca «offesa alla libertà degli altri popoli» e quando si usano le armi come «mezzo di risoluzione delle controversie internazionali ». Esiste cioè un «diritto naturale di autotutela individuale o collettiva », come stabilisce l’articolo 51 della Carta delle Nazioni unite, in caso di «attacco armato», ma la reazione deve essere volta a ripristinare la situazione precedente all’aggressione, non può assumere le dimensioni del contrasto fra due Stati.

Trova ancora legittimo l’invio di armi a Kiev?

È legittimo, ed è consentito dalle consuetudini internazionali ai sensi dell’articolo 51, fintanto che si resta nell’ambito della legittima difesa e non si passa alla guerra.

Non siamo già oltre?

Non sta a me giudicarlo, tocca alla politica e agli organismi sovranazionali farlo. Da giurista dico solo che non si può configurare una legittima difesa preventiva. Se Putin ha aggredito l’Ucraina perché a suo dire andava prevenuta una minaccia, questa non è legittima difesa, e non si può fare la stessa cosa ora da parte opposta, attaccando ad esempio i siti da cui si teme possa arrivare il pericolo. Occorre avere consapevolezza che per le caratteristiche che la guerra ha assunto bisogna fermarsi prima che la legittima diventi a sua volta aggressione.

Che rischi vede?

La guerra cibernetica, tecnologica, nucleare, la propaganda a ritmo di fake news, portano diritto alla globalizzazione del conflitto, al di là del contrasto fra i due contendenti. Lo scenario descritto dalla saggezza della Bibbia evoca l’arrivo della peste, poi viene la guerra e infine la carestia. Ma la seconda rischia di portarsi dietro la terza come conseguenza; sarebbe dovere di tutti, di chi assiste al conflitto e di chi vi partecipa, fermarsi prima.

Ma chi ha titolo per provare a mettere pace?

È un tema vecchio quanto il mondo, aggravato dal fatto che la Russia partecipa al Consiglio di sicurezza Onu con potere di veto, quindi in qualche modo è arbitra del conflitto di cui è parte. Ma per arrivare a un cessate il fuoco non si può alzare e abbassare l’asticella di continuo per convenienza. Si può ad esempio ripartire dalla data dell’invasione, il 24 febbraio. Non si può pensare di definire ora la situazione in Crimea dal 2014, non si può pretendere con questa guerra di riparare anche a torti precedenti. Non se ne esce più, e questo mi sembra lo ha espresso ora anche Zelensky.

Il rischio carestia può aprire gli occhi a tutti?

Siamo intervenuti per porre riparo alla fragilità dell’aggredito, ma non possiamo ora innescare una fragilità globale, col rischio di condurre alla fame tutto il continente africano, e non solo. Sento parlare di vittoria, da una parte e dall’altra, ma qui non vince nessuno; così perdono tutti, i due contendenti e il mondo intero. Occorre siglare un onesto pareggio, nell’interesse di tutti, e passare la parola alla diplomazia. So bene che la cessazione dell’aiuto di solidarietà potrebbe portare a una ripresa dell’aggressione. Occorrerà perciò vigilare, ma non c’è altra via, dovrebbero capirlo tutti.

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