mercoledì 15 febbraio 2017
Successo per la tre giorni aperta a scolaresche e pubblico con le testimonianze del generale dei Carabinieri Angiolo Pellegrini, del procuratore Grazia Pradella, e del rapper antimafia Kento
I magistrati Giovanni Falcone e Paolo Borsellino

I magistrati Giovanni Falcone e Paolo Borsellino

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Non solo Festival della canzone. Spente le luci dell’Ariston a Sanremo si sono accese quelle del Festival della Legalità e delle Idee, giunto alla terza edizione. Studenti e docenti degli istituti superiori e delle medie sanremesi hanno partecipato alla tre giorni organizzata presso il Teatro del Casinò di Sanremo che vede anno dopo anno una crescita dell'interesse e del pubblico, negli incontri mattutini, mentre il pubblico più adulto è atteso al pomeriggio.

Oggi intervengono Giovanni Impastato, fratello di Peppino, lo scrittore Fabrizio Prisco con Donata Bergamini, e il rapper Kento.
Il nuovo libro di Prisco Campioni per sempre affronta temi delicati come le morti per il doping, anche dopo anni dall’assunzione. Donata Bergamini condividerà il dramma che ha colpito la sua famiglia: la morte del Fratello "Denis", la cui scomparsa presenta ancora, dopo più di vent’anni, molti interrogativi. Giovanni Impastato, che sostiene con la sua presenza da tre anni il Festival, interverrà con il rapper Kento, da anni impegnato a denunciare la criminalità organizzata in musica, in un concerto incontro sulle note di Resistenza sonora.


Gli incontri si erano aperti lunedì scorso con la partecipazione del Comandante Alfa e di Marcello Basilico, seguiti, ieri, dall'appassionante racconto del generale dei carabinieri Angiolo Pellegrini, che ha ripercorso la sua esperienza professionale accanto a Giovanni Falcone tra il 1981 e il 1985, raccontata nel libro Noi, gli uomini di Falcone edito da Sperling & Kupfler. Toccante anche l'intervento di Grazia Pradella, procuratore di Imperia, intervenuta ricordando come sia importante il sostegno della società civile per i magistrati e le forze dell’ordine, una vicinanza che impedisce alla criminalità organizzata di isolare i servitori dello Stato e di renderli così più vulnerabili.

Una tre giorni di incontri per ricordare gli "Uomini della legalità" , attraverso confronti e presentazioni di libri a ingresso libero, che dà l'appuntamento all'anno prossimo. L'augurio è quello del procuratore Pradella: "Nonostante le tante difficoltà, noi siamo sicuri che contro la criminalità organizzata ce la faremo. Per questo siamo e saremo qui a testimoniarlo sempre".


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