sabato 24 ottobre 2020
Processati per direttissima. Il vice ministro dell'Interno: non era una protesta spontanea, azioni organizzate da frange di tifosi violenti e ambienti criminali
Guerriglia a Napoli, due arrestati e condannati. Con precedenti per droga

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Sono stati processati per direttissima e condannati i due 32enni, con precedenti per reati di droga, arrestati dalla Digos con l'accusa di violenze, danneggiamenti e resistenza durante gli scontri di ieri sera a Napoli. Per uno dei due la condanna è stata a un anno e 8 mesi; per il secondo, un anno e due mesi con pena sospesa.

"Quanto accaduto la scorsa notte a Napoli è gravissimo. L'aggressione alle forze dell'ordine e la guerriglia urbana scatenata tra le strade della città in prossimità della Regione sono atti criminali. E così verranno trattati" ha detto il vice ministro dell'Interno con delega alla Pubblica Sicurezza, Matteo Mauri. "È del tutto chiaro che non si è trattata di una protesta spontanea. Ma di azioni preordinate, organizzate nella quasi totalità da frange di tifosi violenti, da ambienti criminali, anche legati a settori dell'estremismo politico".

Da un balcone stamani qualcuno lancia secchi d'acqua per spegnere le fiamme che ancora avvolgono i cassonetti nei pressi di Palazzo Santa Lucia, sede della Regione Campania. La tensione è scemata, ma tutta l'area intorno presenta ancora i segni di quella che è stata una vera e propria guerriglia urbana. Iniziata alle 23, ora in cui è scattato il coprifuoco previsto dall'ordinanza della Regione Campania.

Dal corteo non autorizzato, una volta giunti sul lungomare, si è staccato un gruppo di giovani, il cui identikit appare ben lontano da quei commercianti e piccoli imprenditori che nel pomeriggio avevano promosso proteste pacifiche. Diversi i momenti di tensione e di contatto tra manifestanti e forze dell'ordine, che contano almeno due volanti danneggiate con vetri distrutti. Non risultano feriti tra i manifestanti, mentre due poliziotti sono rimasti contusi e un militare dell'Esercito accusa problemi di udito.

Intanto l'ordinanza del coprifuoco è stata già superata dall'annuncio del presidente campano Vincenzo De Luca di un nuovo lockdown regionale, che dovrebbe essere sancito da un'ordinanza firmata entro lunedì.

Ore 23: debutta il coprifuoco, parte la guerriglia urbana

Il coprifuoco in Campania è scattato ieri alle 23, e a Napoli è partita la guerriglia urbana a Napoli. La manifestazione non autorizzata, con diretta su Facebook, è degenerata dopo che diverse centinaia di persone sono sfilate dal centro storico fino a Palazzo Santa Lucia, sede della Regione nei pressi del lungomare. In almeno tre diversi momenti si è raggiunto lo scontro tra un gruppo di facinorosi e le forze dell'ordine, in assetto antisommossa. "Abbiamo assistito a veri e propri comportamenti criminali verso le forze dell'ordine. Nessuna condizione di disagio, per quanto umanamente comprensibile, può in alcun modo giustificare la violenza", ha dichiarato il questore di Napoli, Alessandro Giuliano.

Dal corteo è partito un lancio di oggetti contro le forze dell'ordine e di bombe carta e fumogeni contro la sede della Regione, mentre polizia e carabinieri hanno risposto con un fitto lancio di lacrimogeni e con azioni di alleggerimento. In uno dei momenti maggiormente concitati una troupe di SkyTg24 è stata aggredita proprio mentre il giornalista, Paolo Fratter, era in collegamento con lo studio.

Dopo alcuni contatti tra manifestanti e forze dell'ordine, il grosso dei contestatori, quasi tutti giovani, si è spostato all'angolo tra via Santa Lucia e via Cesario Console, separato dai dintorni di Palazzo Santa Lucia da due linee di cassonetti della differenziata eretti come barricate lungo via Santa Lucia, alcuni dati alle fiamme. Un camion dei Vigili del fuoco è stato respinto e costretto alla retromarcia dai manifestanti. Attorno all'una meno un quarto la tensione è scemata e i manifestanti si sono dispersi.

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