venerdì 5 novembre 2021
L'ispettore Crupi è intervenuto con i colleghi per salvare 88 migranti su un’imbarcazione alla deriva. "Una bambina mi si è aggrappata al collo, la sua vita era nelle mie mani, non lo dimenticherò"
Un fermo immagine del video della Polizia

Un fermo immagine del video della Polizia - Polizia di Stato

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"Vedevo quei bambini terrorizzati sul barcone, sballottato dalle onde. Anche io ho due bimbi. Non ci ho pensato nemmeno un attimo... ". L'ispettore Luigi Crupi è fra i poliziotti intervenuti l'altra notte in località Cannella, nei pressi di Isola Capo Rizzuto (Crotone), per salvare 88 migranti a bordo di un’imbarcazione alla deriva, giunta dalla Turchia. Crupi, 42 anni e una lunga esperienza nelle volanti, è stato allertato dalle chiamate al 113 di molti cittadini che assistono alla terribile scena. Sullo scafo, arenatosi a 150 metri dalla riva, si agitano decine di migranti: cittadini iraniani, afghani, siriani, palestinesi e srilankesi stremati per la lunga traversata in mezzo a un mare forza 4 e scossi dalle forti raffiche di vento. Fra loro ci sono diverse famiglie, una decina di donne, una quindicina di bambini e alcuni disabili.

Giunto sul posto, l'ispettore realizza subito la drammaticità della situazione e non esita a tuffarsi, insieme ad altri colleghi. In mezzo ai flutti, si avvicina al barcone e riceve in braccio una bimba dal suo papà: "Mi si è aggrappata stretta. Non comprendevo la lingua del genitore, ma si capiva che mi stava pregando di portare a riva sua figlia".

Crupi è padre di due bambini di quell'età e, in quel momento "era come se uno di loro mi stesse abbracciando. Un bimbo, quando è in braccio al papà, sente che non gli potrà succedere niente di brutto...". Così, l'ispettore guadagna rapido il bagnasciuga e mette la bimba sulla terraferma.

Uno dopo l'altro, bambini e adulti vengono tratti in salvo, coperti e rifocillati.

Ma diverse ore dopo, quando l'adrenalina dell'azione ha ormai lasciato il posto al self control, l'ispettore Crupi sente comunque ancora addosso l'emozione di quel salvataggio. Rivedendo le immagini di quegli attimi concitati, trasmesse dai tg e diventate virali sui social network, ha quasi gli occhi lucidi: "Guardando quei bimbi, pensi alle traversie che hanno dovuto affrontare e al viaggio tremendo che hanno fatto. In quei momenti, la loro vita era nelle nostre mani. È un ricordo che mi accompagnerà per sempre".

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