lunedì 4 luglio 2022
A bordo della barca a vela 80 palestinesi, 25 siriani e 18 libanesi. La rotta turca sta avendo un fortissimo incremento in questi ultimi mesi
Profughi con neonati sbarcati a Roccella Ionica, in un'immagine d'archivio

Profughi con neonati sbarcati a Roccella Ionica, in un'immagine d'archivio - Ansa

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C’erano anche due neonati e una donna in avanzato stato di gravidanza a bordo della barca a vela soccorsa ieri pomeriggio al largo delle coste calabresi. Sull’imbarcazione 123 persone, 80 palestinesi, 25 siriani, 18 libanesi, tra loro 40 minori. Rotta turca che sta avendo un fortissimo incremento in questi ultimi mesi e che rappresenta alcune delle principali emergenze, dall’Afghanistan alla Siria, dal Libano alla Palestina, purtroppo spesso dimenticate.

Il natante soccorso ieri si trovava a circa 90 miglia dalle coste della Locride e per questo i passeggeri sono stati trasbordati con l’ausilio di una motovedetta CP 310 della Guardia costiera fino al Porto delle Grazie di Roccella Ionica, la cittadina calabrese maggiormente interessata dagli arrivi di immigrati sia dalla rotta turca che da quella che parte dal confine tra Libia orientale e Egitto. Sabato notte, sempre a Roccella, erano arrivati 50 migranti tutti maggiorenni e di nazionalità bengalese. Intercettati a 70 miglia dalle coste della Locride in evidente stato di difficoltà, erano stati imbarcati su una motovedetta della Guardia costiera e trasferiti nel porto nella tensostruttura, attualmente unico luogo di accoglienza. In entrambi i casi, una volta perfezionato lo sbarco, è stata attivata la routine d’intervento con la sottoposizione dei migranti al tampone molecolare effettuato da personale dell’Asp di Reggio Calabria. Completate le operazioni di identificazione, i profughi, su disposizione della Prefettura di Reggio Calabria, sono stati sistemati nella struttura gestita dai volontari della Croce Rossa e della Protezione civile.

Con quello registrato ieri pomeriggio, sono 34 di sbarchi sulle coste della Locride da inizio 2022, il settimo in appena 7 giorni. Altri 17 sono avvenuti a Crotone, tre a Reggio Calabria e uno nel Catanzarese. In tutto circa 5mila persone sono arrivate sulle coste calabresi in sei mesi, rispetto ai 7mila di tutto il 2021 che era già stato un anno da record. E la conferma dell’importanza della rotta turca e di quella dalla Libia orientale, arriva dai dati degli arrivi a Pozzallo, Augusta e Siracusa, quasi 4mila, dove sono stati “dirottati” per alleggerire la pressione sulla Calabria. In tutto sono circa 9mila gli immigrati che arrivano da queste due rotte, in forte aumento rispetto agli anni precedenti, e ormai più di un terzo del totale degli arrivi in Italia.

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