venerdì 11 febbraio 2022
Il triennio varrà come l'esame. E la seconda prova sarà decisa a livello di istituto
Maturità, gli scritti pesano meno
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Dopo giorni di proteste, manifestazioni e occupazioni da parte degli studenti, come anticipato da Avvenire, arrivano alcune modifiche all’ordinanza che definisce la modalità in cui si terranno gli esami di maturità a partire dal prossimo 22 giugno e che, con l’ordinanza sugli esami di terza media, sono state trasmesse ai Presidenti di Camera e Senato per l’acquisizione del parere da parte delle Commissioni parlamentari, così come previsto dalla Legge di bilancio.

E dunque, se per la maturità resta l’impianto con le due prove scritte e il colloquio orale, viene però rimodulata la divisione del punteggio fra il percorso scolastico e le prove di esame. Nella prima versione dell’ordinanza si parlava di 40 punti per il triennio finale e di 60 per le prove d’esame (20 per ciascuno scritto, 40 per l’orale). Nella nuova versione, vengono attribuiti 50 punti per il triennio e 50 per le prove (15 per ciascuno scritto e 20 per l’orale). La decisione arriva dopo l’incontro del ministro dell’Istruzione, Patrizio Bianchi, di martedì scorso con le Consulte studentesche che avevano proposto una revisione dei pesi della valutazione: il ministro aveva promesso di rifletterci, aprendo a questa ipotesi.

L’altra novità riguarda la seconda prova dell’esame di maturità che sarà predisposta a livello di Istituto: i docenti titolari della disciplina oggetto del secondo scritto che fanno parte delle commissioni d’esame, entro il 22 giugno, proporranno tre tracce sulla base dei documenti consegnati a maggio dai consigli di classe. Il giorno del secondo scritto sarà estratta una delle tre tracce.

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