mercoledì 7 dicembre 2016
Alle 19 Renzi consegna le dimissioni al Colle. Probabili consultazioni lampo, poi il premier potrebbe rivedere la propria decisione. Resta lo spettro dello scontro istituzionale.
Il capo dello Stato Sergio Mattarella

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La scena clou della giornata si svolgerà alle 19 nello studio di Sergio Mattarella al Quirinale. Matteo Renzi, come annunciato, presenterà le proprie dimissioni. Ma non sarà un incontro formale. Il capo dello Stato proporrà al premier uscente il rinvio alle Camere per verificare l'esistenza di una maggioranza intorno al suo esecutivo. Quanto accaduto poche ore fa al Senato, con il varo della manovra con buoni numeri, incoraggia a perseguire questa strada. Diverse fonti parlamentari del Pd vicine al Quirinale accreditano questa ipotesi.

Ma il Colle non vuole "forzare" Renzi. Se le dimissioni del premier saranno "irrevocabili", allora si procederà alle consultazioni di rito con i gruppi parlamentari. Ma è molto probabile che l'esito del confronto con i partiti non dia esiti positivi. A quel punto Mattarella giocherà la seconda carta: il reincarico a Renzi, che a quel punto potrebbe decidere di accettare e di procedere ad un aggiornamento della squadra di governo.

Se Renzi rifiutasse entrambe le ipotesi, si leverebbe lo spettro dello scontro istituzionale. E' lo scenario peggiore. Quello in cui Mattarella dà l'incarico ad un uomo delle istituzioni, ma il Pd, partito di maggioranza relativa e del premier uscente, lo boccia in Aula insieme alle altre forze politiche.

La via maestra per il Quirinale è dunque la "parlamentarizzazione" della crisi, che lascia aperti diversi sbocchi. Renzi ci sta pensando. Così come sta pensando alla seconda ipotesi, il reincarico, che nascerebbe dalla "presa visione" dell'indisponibilità degli altri leader politici a guidare questa difficile fase di transizione.

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