mercoledì 19 settembre 2018
Secondo il vice premier «un governo serio, che ha fatto delle promesse, non può aspettare due o tre anni per mantenerle». Rosato (Pd): incapaci. Brunetta (Fi): irresponsabili attacchi a Tria
Di Maio: s'attinge da deficit per flat tax, reddito di cittadinanza e pensioni
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«Ho piena fiducia nel ministro dell'Economia Giovanni Tria per quello che sta facendo e ho piena fiducia nel gioco di squadra che stiamo facendo come governo». Lo ha detto il vicepremier Luigi Di Maio, parlando con i giornalisti durante la missione in Cina. «Queste sono le tre priorità: flat tax, reddito di cittadinanza e superamento della legge Fornero. Le metteremo nella legge di Bilancio: sì», ha detto il ministro, che ha aggiunto: «Si attinge a un po' di deficit per poi far rientrare il debito l'anno dopo o tra due anni, tenendo i conti in ordine e senza alcuna manovra distruttiva dell'economia». Secondo Di Maio, infatti, «non sforeremo il 3%», ma «un governo serio, che ha fatto delle promesse, non può aspettare due o tre anni per mantenerle». «Sono dei mesi particolari, io ho lasciato una settimana molto particolare in Italia - ha proseguito -. Nulla è semplice ma sicuramente alla legge di Bilancio ci saranno dei collegati molto importanti che riguardano la sburocratizzazione, la semplificazione del codice degli appalti, il fondo del venture capital per le start up innovative misto pubblico-privato».

Intanto i capigruppo del M5s hanno incontrato il presidente del Consiglio Giuseppe Conte ricevendo rassicurazioni su reddito di
cittadinanza e ddl anticorruzione. Con i capigruppo pentastellati «abbiamo ragionato anche della necessità che la riforma del reddito di cittadinanza che sarà inserita nella manovra economica abbia un impatto significativo sul piano sociale, in modo da alleviare la condizione di tutti coloro che vivono in condizione di povertà assoluta», ha scritto il premier su Facebook.

Mentre la viceministra dell'Economia, Laura Castelli, commentando l'intenzione di Tria di mantenere il deficit all'1,6%, ha detto su Radio Capital: «Vorrebbe dire non fare quasi niente, a meno che non si facciano solo tagli».

Rosato (Pd): M5s si rimangia tutto, sono incapaci
«Per 5 anni ci hanno raccontato, con i loro emendamenti puntuali a ogni legge di bilancio, che i soldi per il reddito di cittadinanza c'erano. Che si poteva fare subito. In campagna elettorale, poi, Di Maio aveva promesso anche un decreto al primo Consiglio dei ministri per tagliare 30 miliardi di euro di sprechi. Quello delle risorse per la prossima manovra, stando alle parole di Di Maio, non dovrebbe essere un problema». Lo ha scritto su Facebook il vice presidente della Camera Ettore Rosato (Pd). «E invece no. Oggi si rimangiano tutto. Per il reddito di cittadinanza - sottolinea - bisogna appena trovare le risorse, fare nuovo debito (ancora) e quel decreto tagliasprechi non è mai esistito. Era facile fare opposizione per il Movimento 5 Stelle, è stato facile fare campagna elettorale sul dramma di tante persone ancora senza lavoro. Il governo è altra cosa. E lo stallo di questi primi 100 giorni dimostra che loro evidentemente ne sono incapaci».

Brunetta (Fi): attacchi irresponsabili a Tria, mercati nervosi
«Gli attacchi irresponsabili sempre più frequenti da parte del vicepremier Luigi Di Maio al ministro dell'Economia Giovanni Tria e le sue insistenti richieste di denaro per finanziare il reddito di cittadinanza fortemente voluto dal suo Movimento Cinque Stelle stanno cominciando a innervosire di nuovo i mercati finanziari. Dopo alcuni giorni di tranquillità vissuti dai nostri titoli di Stato, dovuti alle forti rassicurazioni del ministro Tria circa la volontà da parte dell'Italia di non voler interrompere il percorso di risanamento dei conti pubblici concordato con la Commissione Europea, con la quale è in corso una delicata trattativa sulla soglia obiettivo del deficit/Pil per il 2019, le furiose uscite di Di Maio contro il ministro Tria, alla conclusione del vertice di governo sulla prossima legge di Bilancio, hanno scatenato di nuovo le vendite sui nostri Btp, con il rendimento sul decennale che si è riportato sulla soglia del 2,85%, annullando tutti i guadagni dell'ultima settimana». Così il deputato Renato Brunetta di Forza Italia.



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