venerdì 6 novembre 2015
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La Lipu (Lega Italiana Protezione Uccelli) marcerà l'8 novembre per invocare la riduzione dei gas serra e della dipendenza dai combustibili fossili; per aumentare le tutele delle riserve naturali, dei parchi marini, delle comunità rurali e montane; per rinunciare a un'agricoltura eccessivamente meccanizzata, intensiva e dipendente dai concimi chimici che impoverisce i suoli, avvelena gli esseri viventi, distrugge la biodiversità delle colture tradizionali e con esse le comunità locali tanto nei paesi ricchi quanto in quelli in via di sviluppo. Il motivo fondante della Lipu, 50 anni fa, fu portare all'attenzione dell'opinione pubblica la strage di volatili che veniva perpetrata nel nostro Paese: la causa era la caccia continua e non regolamentata ad esseri viventi che venivano definiti semplicemente 'selvaggina', quando non addirittura 'animali nocivi'. Ben presto però divenne chiaro che per difendere gli uccelli occorreva salvare anche i loro habitat: gli ecosistemi naturali minacciati e spesso, purtroppo, cancellati da un falso progresso perpetrato nel nome dello 'sviluppo'. L'urgenza di far capire alla società degli anni '60 l'assurdità di un tale comportamento prima che fosse troppo tardi per centinaia di specie, ricorre oggi su scala più grande: ora è un'economia senza controllo che, con la scusa della crescita, minaccia la distruzione dell'ambiente e, con essa, della dimensione "naturale" degli uomini.La forza della nostra associazione è da sempre l'opera dei volontari, mossi dall'amore per gli animali e per la natura che li ospita: un capitale umano che ha dimostrato più volte come, con la passione e la tenacia, si possano vincere battaglie morali e di civiltà. La Lipu vive e opera grazie all'impegno di migliaia di soci: giovani, famiglie, studenti, persone di ogni età che gioiscono della contemplazione di questi esseri semplici e perfettamente inseriti nel loro ambiente naturale; volontari che donano il proprio tempo libero per curare animali feriti, mantenere oasi e riserve naturali, intervenire in occasione di emergenze ambientali, educare le nuove generazioni alla conoscenza e al rispetto dell'ambiente e degli esseri viventi.L'aggettivo 'animalista' è ormai insufficiente a descrivere le attività e le sensibilità di associazioni come la nostra: 'ambientalista' in senso generale è più appropriato, perché è oggi evidente a tutti che ambiente, clima, animali, piante, suoli e attività umane sono strettamente correlati e dipendenti gli uni dagli altri. Anche gli animali selvatici contribuiscono direttamente all'economia dell'uomo: gli uccelli che vivono in ambienti campestri, ad esempio, regolano il numero di insetti in prossimità dei campi coltivati; i rapaci si nutrono di roditori che altrimenti infesterebbero campagne e città; diverse specie prosperano liberando dai parassiti le mandrie e le greggi allevate in pascoli tradizionali; e in generale una sana fauna selvatica è indice della salubrità dell'aria e dell'acqua di ecosistemi particolari come fiumi, laghi e foreste. La Marcia per la Terra è una delle tappe di avvicinamento alla Cop 21 di Parigi del prossimo dicembre, che dovrà mettere i governi del pianeta di fronte a responsabilità e decisioni non più procrastinabili. Lipu fa parte della Coalizione per il Clima che lancia l'allarme contro i cambiamenti di cui l'uomo è responsabile. Tra i tanti effetti disastrosi del riscaldamento globale c'è la mutazione dei cicli stagionali che, a dimostrazione del rapporto simbiotico tra l'Uomo e la Natura, sconvolge tanto l'agricoltura quanto la fauna selvatica: gli uccelli migratori, ad esempio, anticipano, ritardano o falliscono la migrazione, con effetti devastanti sulla sopravvivenza di molte specie. Un esempio del connubio tra uomini e animali sono le rondini: questi uccelli, da sempre comunissimi nel nostro Paese tanto da essere tradizionalmente araldi della primavera, purtroppo sono diminuite del 40% negli ultimi dieci anni a causa dell’irregolarità dei cicli stagionali che sconvolge le migrazioni; a ciò si aggiungono l'abbandono delle tecniche tradizionali di allevamento in stalle aperte (dove le rondini nidificano) e l'abuso di pesticidi nei campi (dove esse si nutrono). Allevamenti intensivi, avvelenamento dei suoli, aumento di gas serra e delle temperature: tutte cause indotte dall'uomo, alcune per motivi economici altre per comportamenti criminali, che hanno pesanti effetti a breve termine sulla Natura e a lungo termine sulla nostra stessa salute.Essere ambientalisti, tutelare la Natura, nel XXI secolo significa prendersi cura dell'Uomo stesso. Siamo convinti che senza una Natura sana il nostro corpo è destinato ad ammalarsi, fisicamente e moralmente. Nei Centri Lipu non si fa solo conservazione ed educazione ambientale, ma anche iniziative sociali, di sostegno a cause benefiche e di inclusione verso categorie svantaggiate.
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