martedì 15 settembre 2020
I messaggi ai ragazzi per il primo giorno di scuola: «Siete una generazione speciale»
Lettere e video, gli auguri dei vescovi

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Singolarmente o in gruppo. Sotto forma di lettera o con l’inedita formula della preghiera, come ha fatto l’arcivescovo di Milano Mario Delpini. I vescovi italiani non hanno voluto far mancare il loro augurio per l’inizio del nuovo anno scolastico. Un appuntamento tradizionale, ma che le vicende della pandemia ha caricato quest’anno di significati, di timori e di attese differenti. Usa una metafora calcistica il vescovo di Cremona Antonio Napolioni invitando i ragazzi a fare la scoperta «che c’è più gioia nel dare che nel ricevere. Il vero campione del centrocampo è quello che sa raccogliere e smistare i palloni, lanciare i compagni, fare l’assist decisivo perché chiunque faccia goal, perché tutti facciano tanti goals».

A tutti, comunque «chiedo di fare la massima attenzione, ogni giorno, con pazienza e amore». Preoccupazione, paura e debolezza delle relazioni «non devono mai sacrificare il tempo e la vita della scuola – sottolinea l’arcivescovo di Ferrara- Comacchio Gian Carlo Perego –, luogo fondamentale per guardare a- vanti e ridisegnare il nostro futuro». Ecco che allora, come invita il vescovo di Andria Luigi Mansi, «dobbiamo disporci ad affrontare e superare di buon grado quelle difficoltà inevitabili che si presentano in questo momento particolare della vita del nostro Paese».

Sull’idea che «siete chiamati ad essere custodi del vostro e dell’altrui benessere » insiste l’arcivescovo di Lecce Michele Seccia, che al mondo della scuola assicura di volere «essere vostro compagno di viaggio». Anche il vescovo di Verona, Giuseppe Zenti rivolgendosi a studenti, docenti e genitori assicura di «seguirvi con simpatia. Da amico. Consapevole del mio ruolo di responsabilità educativa, che richiede di entrare in sistema con la varietà di competenze».

Scelgono una lettera comune i vescovi delle Marche per rivolgersi a chi sta tornando in classe. «Crediamo che fra qualche anno si parlerà di voi, la generazione del Covid, come di una generazione speciale: cresciuta nel valore e nel rispetto degli altri con una convinzione e una forza encomiabili». Ecco allora l’augurio del vescovo di Forlì-Bertinoro Livio Corazza perché «questo anno diventi un anno che ricorderemo come una rinascita» offrendo ai suoi studenti l’esempio della beata Benedetta Bianchi Porro.

La Conferenza episcopale umbra ha affidato alla Commissione regionale per l’educazione, la scuola e l’università, il compito di indirizzare il proprio saluto alla scuola: «Senza negare il disagio e la fatica – scrive l’arcivescovo di Assisi-Nocera Umbra-Gualdo Tadino Domenico Sorrentino – abbiamo potuto constatare che si può lavorare insieme con intelligenza, buona volontà e spirito di sincera collaborazione ». E anche l’arcivescovo di Amalfa-Cava de’ Tirreni Orazio Soricelli sottolinea nel suo messaggio che «all’iperconnettività accelerata del nostro tempo, con annessa una insopportabile solitudine, rispondiamo con una schietta e franca fraternità». Nel loro messaggio comune l’arcivescovo di Catania Salvatore Gristina, il vescovo di Acireale Antonino Raspanti e il vescovo di Caltagirone Calogero Peri, dicono con forza ai ragazzi che «abbiamo urgente bisogno di ognuno di voi.

Ne ha bisogno questa società improvvisamente invecchiata; ne ha bisogno la Chiesa per correre e portare con nuovo entusiasmo il Vangelo ». Del resto, aggiunge il vescovo di Adria-Rovigo Pierantonio Pavanello «la scuola non è solamente trasmissione di nozioni, ma è comunità educante dove ci si forma alle responsabilità della vita non solo grazie all’istruzione ma soprattutto attraverso gli esempi di vita». «Vorrei dirti, cara amica, che ci tengo tanto a te» scrive l’arcivescovo di Bologna, il cardinale Matteo Zuppi in una lettera indirizzata proprio alla «carissima scuola, signora sempre giovane, ma dalla sapienza dei vecchi, che non si stanca mai». Una vicinanza, quella dei vescovi, che quest’anno si è fatta ancora più forte. E così l’arcivescovo di Altamura-Gravina-Acquaviva delle Fonti Giovanni Ricchiuti, lunedì prossimo alle 10.30 farà i suoi auguri in diretta streaming dal portale diocesano.

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