sabato 27 ottobre 2018
Un video interattivo e schede di approfondimento: l'associazione propone un percorso alle scuole superiori. Invitando i ragazzi a immedesimarsi nella vita di un loro coetaneo che cade nella povertà
S'intitola «Nei suoi panni» il video interattivo rivolto dalla San Vincenzo di Milano agli studenti delle superiori

S'intitola «Nei suoi panni» il video interattivo rivolto dalla San Vincenzo di Milano agli studenti delle superiori

COMMENTA E CONDIVIDI

In un’Italia avvelenata dall’egoismo, dal rancore, dalla dilagante retorica del «tua culpa», la San Vincenzo di Milano propone un coraggioso esercizio controcorrente: mettersi nei panni degli altri. E lo suggerisce ai più giovani, invitandoli a immedesimarsi in un loro coetaneo che si trova ad affrontare il dramma della improvvisa disoccupazione del padre e della deriva di precarietà e povertà in cui è trascinata la sua famiglia. Facile specchiarsi negli emergenti e vincenti: ben più difficile è calarsi nei panni dei poveri e degli impoveriti, dei soccombenti e degli sconfitti. Ma è proprio questa la provocazione lanciata dalla San Vincenzo.

Come? Con un video rivolto agli studenti tra i 16 e i 19 anni e ai loro docenti. Per parlare di poveri e di povertà, la storica associazione caritativa di ispirazione cristiana – fondata a Parigi nel 1833 dal beato Federico Ozanam e presente a Milano dal 1852 – ha scelto la via innovativa di un video interattivo, girato in soggettiva, mirato a coinvolgere i ragazzi sul piano emotivo ed etico. Gli studenti potranno infatti vivere in prima persona la storia di Marco e saranno chiamati a fare delle scelte mettendosi nei suoi panni. Chi è Marco? Il video presenta frammenti di vita di un ragazzo normale tra famiglia, scuola, amicizie, feste, shopping... Una sera Marco arriva a casa – una bella casa borghese – e trova la mamma in lacrime: «Che è successo?», chiede. «Niente, Marco... Papà ha perso il lavoro». E nulla sarà più come prima.

Guarda il video

Addio benessere, sicurezza, serenità. Addio alla bella casa: si cambia, si va a vivere in un buco. E le immagini – sempre in soggettiva – mostrano la mamma chiedere a Marco se preferisce dormire sul divano o su una brandina. Intanto si sfalda anche la rete delle amicizie. «In giro si dice che stai in un attico fighissimo», lo deride, sornione e velenoso, un (presunto) amico davanti al gruppo, dando di gomito agli altri. Si rischia di arrivare alle mani. Marco ora si trova di fronte a decisioni inedite da assumere. Vendere il motorino, ad esempio. Altre scelte saranno moralmente più esigenti. Un giorno, in strada, Marco vede un ragazzo liberare la propria bicicletta dalla rastrelliera e andarsene, dimenticando un sacchetto rosso a terra. Marco lo raccoglie. Dentro c’è un bel paio di scarpe. Che fare? Il video interattivo lancia due alternative: seguire il ciclista e restituirgli le scarpe, oppure tenersele e fuggire via. A questo punto tocca ai giovani spettatori del video rispondere: «E tu, nei suoi panni, cosa faresti?».

Proprio così, «Nei suoi panni», s’intitola il video interattivo che dà agli studenti la possibilità di crescere nella conoscenza e nell’empatia verso quelle situazioni di precarietà e povertà che sono invece familiari ai volontari della San Vincenzo. Un progetto di edutainment sociale, un’esperienza di intrattenimento con finalità educativa, quello realizzato con l’agenzia di comunicazione d&f, che in queste settimane di ottobre ha raccolto l’adesione di 142 scuole. Docenti e ragazzi, registrandosi sul sito www.neisuoipanni.it possono seguire – gratuitamente – il percorso offerto dal video e scaricare alcune schede per approfondire in classe temi, scenari, numeri della povertà in Italia e a Milano. Per saperne di più è attiva una segreteria organizzativa (800 172534; info@neisuoipanni.it). Genitori, amici e singoli utenti, entrando nel sito e associandosi a una scuola iscritta al progetto, possono aiutarla a vincere "buoni" da spendere in materiale didattico. Non resta che iscriversi. E mettersi nei panni di Marco. O, se preferite, di una delle 9.400 persone e delle 3.320 famiglie aiutate nel 2017 dalla San Vincenzo milanese.

© Riproduzione riservata
COMMENTA E CONDIVIDI

ARGOMENTI: