venerdì 25 maggio 2018
Nel pomeriggio si sono svolti a Pescara i funerali di Marina Angrilli e della piccola Ludovica. «Il male le ha rapite», ha detto l'arcivescovo di Pescara, Tommaso Valentinetti
I funerali di Marina Angrilli, 51 anni, e della figlia Ludovica, di 10, uccise da Fausto Filippone, nella chiesa di Cristo Re a Pescara (Ansa)

I funerali di Marina Angrilli, 51 anni, e della figlia Ludovica, di 10, uccise da Fausto Filippone, nella chiesa di Cristo Re a Pescara (Ansa)

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Centinaia di persone hanno partecipato, oggi pomeriggio nella chiesa di Cristo Re ai Colli di Pescara, ai funerali di Marina Angrilli, 51 anni e della figlia Ludovica (10), uccise domenica da Fausto Filippone, marito e padre delle due donne, che poi si è suicidato. Le esequie dell'uomo si sono invece svolte ieri in forma strettamente privata.

L'arcivescovo: «Trovino la pace eterna»

«Il male le ha rapite - ha detto l'arcivescovo di Pescara,Tommaso Valentinetti all'inizio della cerimonia - ma noi vogliamo puntare gli occhi sull'eterno bene e vogliamo pregare insieme perchè trovino la pace eterna». Presenti il sindaco di Pescara, Marco Alessandrini e il presidente del Consiglio comunale Francesco Pagnanelli, con il gonfalone del Comune.

«Questa sera, ancora una volta, io, vescovo, padre di questa comunità diocesana, che vive assorta il dramma di una famiglia e lo condivide fino in fondo - ha aggiunto Valentinetti - sono qui per pregare con voi e con loro. Ma anche per un altro motivo: perchè insieme a me voi abbiate il coraggio di puntare il dito contro il male, contro la morte. Solo se abbiamo questo coraggio saremo capaci di guardare al di là di queste bare, al di sopra di queste bare». «Questa crudezza della morte che ci colpisce, sempre, e ci
colpisce in maniera violenta - ha detto - è sempre qualcosa che nega la vita. Noi non siamo stati creati per la morte, siamo stati creati per la vita».

Valentinetti ha poi ricordato Ludovica, «bambina sveglia e intelligente, bambina attenta, bambina al di sopra della media, come mi ha detto il parroco». Poi il ricordo di Marina, «insegnante capace e conscia della sua responsabilità di madre e di insegnante; viveva nel mistero del suo cuore il silenzio di una preghiera orante tutte le mattine in questa chiesa».

«Donne e bambini mai più vittime di violenza»

In chiesa anche tanti alunni di Marina Angrilli, che insegnava al liceo scientifico “da Vinci” di Pescara. «Signore ti preghiamo affinchè donne e bambini non siano mai più vittime di violenza - hanno chiesto in una preghiera -. Fa in modo che l'esempio di professionalità e amore della nostra professoressa rimanga vivo nella nostra comunità scolastica e che i suoi insegnamenti possano continuare a caratterizzare il nostro percorso di crescita».

Una giornata ad alta tensione

La tragedia di questa famiglia è cominciata domenica mattina, quando Fausto Filippone ha prima spinto la moglie dal balcone di casa facendola precipitare dal secondo piano nel cortile sottostante. La donna è morta poche ore dopo in ospedale. Dopo aver ucciso la moglie, Filippone è andato a prendere la figlia Ludovica, di 10 anni, e l'ha caricata in auto dirigendosi verso l'Autostrada A14, dove ha messo in atto la seconda parte del suo piano criminale. Ha fermato l'auto sul viadotto di Francavilla, ha preso per mano la figlia, ha scavalcato la recinzione è l'ha gettata nel vuoto, facendole compiere un volo di quaranta metri. Poi si è aggrappato alla rete rimanendo sospeso nel vuoto per sette, lunghissime ore, durante le quali le forze dell'ordine hanno cercato, invano, di instaurare un contatto con l'uomo. Che, dall'alto, impediva ai soccorritori di verificare le condizioni della figlia, minacciando di gettarsi di sotto. Cosa che poi ha fatto quando ha visto che i vigili del fuoco stavano approntando i teloni per attutire la caduta.

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